di Patrizia Tossi
Sognava una nuova sedia a rotelle, troppo costosa per lui, per superare le barriere di una malattia invalidante. È bastato un appello sui social scritto in un momento di sconforto da Antonio Nocitra, 44 anni - che da trent’anni combatte contro una tetraparesi con deficit di forza grave che gli ha paralizzato mezzo corpo - e in meno di due settimane 312 donatori si sono fatti avanti, raccogliendo i 15mila euro che serviranno ad acquistare la “Cadillac delle sedie a rotelle“.
A rendere possibile il miracolo sono stati gli amici di infanzia, gli stessi che quarant’anni fa si trovavano al parchetto del Satellite a tirare quattro calci al pallone. Una storia di generosità. Motore di questa maratona solidale è stato l’amico Diego Ricco, un imprenditore che da tempo è dietro alle quinte di tante piccole azioni di solidarietà. "Tony ha un grande cuore e una forza da leoni – racconta Ricco – nonostante sia molto fragile combatte ogni giorno contro la sua malattia. Da bambini abitavamo nella stessa scala, in via Cilea, giocavamo insieme a pallone. Poi a 15 anni è iniziato il suo calvario. Un giorno ero in viaggio e mi sono imbattuto in un pos di Tony, era scoraggiato per la situazione, l’ho chiamato ed è nata l’idea della raccolta fondi. Sognava una sedia a rotelle nuova, abbiamo voluto donargli la supercar delle carrozzine".
Come ogni giorno da trent’anni l’anziano papà lo carica sulle spalle per farlo entrare in ascensore e uscire dal loro appartamento del quarto piano del quartiere Satellite. Questo perché gli ascensori sono stretti e le sedie a rotelle di vecchia generazione troppo ingombranti. "È accaduta una cosa bellissima – continua Diego Ricco – le donazioni sono arrivate da persone comuni, che hanno offerto quello che potevano anche in un momento così difficile per tutti. E questo dà ancora più valore al gesto, in pochi giorni 312 persone si sono date da fare per Tony. È un segno bellissimo". Oltre 13mila euro sono stati versati sulla piattaforma Gofundme, gli altri sono arrivati tramite bonifico su un conto aperto dall’Associazione “Diversi DA CHI Appha“.
"Ogni volta che accedevo al sito della piattaforma – ricorda Ricco – vedevo salire il conto. È stato emozionante assistere a quanta forza e generosità ci sia dietro a questa vicenda. L’indipendenza di Antonio dipende da questa sedia a rotelle e noi abbiamo voluto regalargli la migliore possibile, in modo da garantirli libertà di movimento in paese e con il migliore comfort. Abbiamo già ordinato la carrozzina, ci vorranno tre settimane per creare il modello su misura per Tony. E lui se lo merita tutto".