di Marianna Vazzana "È stata accettata con votazione unanime la procedura d’urgenza per discutere della petizione a sostegno della ristrutturazione dello stadio Meazza a San Siro da parte della Commissione Europea. La discussione in Parlamento potrebbe essere calendarizzata già per marzo o aprile". Lo annuncia il Comitato coordinamento San Siro, che raggruppa associazioni e varie realtà contrarie alla demolizione dello stadio e che propendono per un progetto di restyling alternativo al piano di fattibilità presentato da Inter e Milan a Palazzo Marino per la realizzazione di un Meazza bis e la rifunzionalizzazione dell’attuale impianto. La petizione “In difesa dello stadio pubblico Meazza a San Siro” è una carta in più da giocare: era stata inoltrata dal comitato alla Commissione Europea a dicembre ed era stata presentata richiesta di una procedura d’urgenza per trattare il tema dall’europarlamentare Eleonora Evi. Ora accettata. Quindi il futuro di San Siro ora è nell’agenda del Parlamento Europeo. "È davvero una buona notizia" commenta Gabriella Bruschi, presidente del Comitato coordinamento San Siro. Ancor più perché è stata una votazione unanime: dimostrazione che la questione stadio non è solo una storia di un quartiere e nemmeno di una sola città, bensì internazionale. Si può ristrutturare e ammodernare alla grande, mantenendo le sue caratteristiche iconiche. In questo modo non c’è necessità di costruire un nuovo stadio e distruggere il verde esistente". L’europarlamentare Evi aggiunge che "costruire quell’opera mastodontica significherebbe sostenere un enorme processo di cementificazione e perdere un’area verde di oltre cinque ettari". Con la petizione si chiede la tutela di un’opera pubblica evidenziando il valore storico e architettonico, l’importanza antropologica e la rilevanza paesaggistica del Meazza. Nel dettaglio i cittadini si battono "per la salvaguardia di una area pubblica di 5 ettari di verde profondo con alberi ad alto fusto, per fermare una speculazione finanziaria di società estere, ...
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