"Il bandito ha detto: è una rapina E io ho davvero creduto di morire"

Assalto alle Poste di Gorgonzola poco dopo mezzogiorno, personale e dieci clienti sotto choc. Caccia ai due uomini armati di coltello e pistola, resta ancora incerta l’entità del bottino

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di Barbara Calderola

"Ho creduto che questo sarebbe stato il mio ultimo giorno, ho avuto una paura terribile". È ancora sotto choc Erminia Begni, una dei clienti dell’ufficio postale di Gorgonzola preso d’assalto da due banditi con coltello e pistola ieri poco dopo mezzogiorno. È lei stessa a raccontare l’azione andata in scena in via Cantoni 13. "Ero seduta insieme a una decina di persone, stavo aspettando di ritirare un pacco – spiega -. All’improvviso ho notato un uomo con una borsa a tracolla entrare di fretta. L’ho scambiato per qualcuno che doveva consegnare qualcosa. Aveva un berretto in testa e il volto scoperto, rotondo". Erminia capisce le intenzioni del bandito quando l’uomo si infila dietro al bancone dove c’è il personale. Fa vedere una pistola, "ma non so se fosse vera o finta". Poi la frase di rito: "E’ una rapina". "Un’impiegata camminava davanti a lui con le mani alzate sopra la testa, poi si sono spostati dietro gli sportelli". Nel frattempo, alle Poste fa irruzione il complice. "Aveva una mascherina sul volto, sul naso un paio di occhiali a specchio, azzurri – racconta ancora la testimone – In mano, un cutter". È con quello che il rapinatore minaccia i presenti. "I due si sono scambiati qualche parola, sembravano italiani – aggiunge la donna, la voce ancora turbata -. Ho notato che quello col coltello aveva i capelli brizzolati, ma è difficile dire quanti anni avesse, forse 50. Era magro, come l’altro. Tutto è durato pochissimo – spiega la donna, di mestiere assistente per gli anziani -. Sono rimasta paralizzata, nessuno ha osato neppure muovere un muscolo. Quello a volto scoperto non l’abbiamo guardato più di tanto, eravamo troppo spaventati". Attimi lunghissimi che sono volati. "Quello con il borsone si è fatto consegnare i soldi che erano nelle casse, poi insieme all’altro è scappato". Nessuno è riuscito a capire se siano fuggiti a piedi o a bordo di qualche mezzo. Pochi istanti dopo, la telefonata ai carabinieri che si sono fiondati in via Cantoni. C’erano i militari della stazione di Gorgonzola e i colleghi del Radiomobile della compagnia di Pioltello.

La caccia è iniziata subito, i due non sono ancora stati identificati. Incerta la cifra del bottino. Al vaglio anche le eventuali registrazioni delle telecamere. "Non ho mai vissuto un’esperienza come questa – conclude Erminia -. Quando ho subito un tentativo di truffa dello specchietto, ho avuto più sangue freddo. Ma qui, davanti a una lama e a una pistola è stato terrore puro. Quando tutto era finito volevo piangere ma ancora non ci riuscivo".

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