I segreti delle neuroscienze svelati ai ragazzi

I liceali dell’Erasmo di Bollate hanno studiato i legami tra biologia e comportamento con l’aiuto di una psicologa e una psichiatra

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di Davide Falco

L’affascinante mondo del sistema nervoso e le relazioni tra biologia e comportamento. Al liceo delle scienze umane Erasmo, all’attività extra didattica ha partecipato una ventina di studenti, accompagnati dal professore Roberto Ricca, dalla psichiatra Antonella Perri e dalla psicologa Barbara Pizzi. Il Pon, P rogramma operativo nazionale, ha permesso alle scuole di accedere a diverse risorse per organizzare corsi fuori dall’orario scolastico.

Al liceo di scienze umane si studia il sistema nervoso al secondo anno. Per gli studenti del triennio questo corso ha quindi permesso uno sviluppo delle conoscenze sul sistema nervoso centrale e periferico, partendo dallo studio delle cellule nervose e ampliando i temi di neurofisiologia. "Gli attuali studi di neurobiologia sono fondati sulle più avanzate conoscenze di biologia cellulare, di biologia molecolare e stanno velocemente chiarendo i meccanismi che stanno alla base dei modelli comportamentali degli animali e dell’uomo. Dipendenti dall’istinto, dall’apprendimento e dalla memoria, espressi dalla struttura unitaria del neurone e della sinapsi nei circuiti nervosi sia dei vertebrati che degli invertebrati. Il corso ha come obiettivo lo studio anatomico e fisiologico del sistema nervoso centrale e periferico", spiega il professor Roberto Ricca. I temi affrontati riguardano i neuroni, l’impulso nervoso e la sua anatomia, il sistema limbico, l’area della memoria e delle emozioni e infine le aree cerebrali del linguaggio. Due gli interventi in presenza della dottoressa Antonella Perri, dirigente medico del reparto di Neuropsichiatria infantile dell’ospedale Sacco e della dottoressa Barbara Pizzi, psicologa specializzata in psicologia scolastica e potenziamento cognitivo. "Siamo contenti di avere avuto questa possibilità, dopo la teoria poter mettere in pratica le nozioni studiate. È un’opportunità che vogliamo utilizzare per imparare meglio quello che stiamo studiando", raccontano gli studenti. "Il mio intervento è stato un confronto con i ragazzi, rispetto agli argomenti trattati nella parte teorica. Rielaborare gli argomenti studiati attraverso il proprio comportamento quotidiano. Abbiamo parlato dell’autostima, cosa è per loro, come hanno percepito la realtà all’interno della pandemia, come questa ha influito nei comportamenti. Una riflessione generale sulle buone prassi per il benessere psicofisico", conclude la psicologa Barbara Pizzi.

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