
Il bilancio di via Fatebenefratelli: 4.252 in manette (387 in più rispetto al 2023). Fuori dallo stadio 127 persone. Megale: discontinuità con l’indagine sugli ultrà. Corvetto non è una banlieue. Il papà di Ramy ha spento le strumentalizzazioni.
Più di 4.200 arrestati in poco meno di dodici mesi (4.252 per l’esattezza), in aumento rispetto ai 3.865 dello stesso periodo del 2023. Un milione di persone controllate e 12.183 denunciati, 14.865 se consideriamo tutto il territorio della Città metropolitana di Milano. Due tonnellate di droga sequestrate, con numeri in linea rispetto a quelli dell’anno precedente: se togliamo le 1,7 tonnellate di hashish, la cifra complessiva si raggiunge sommando i 23,3 chili di eroina, i 296,3 di cocaina, i 102 di marijuana e 17,7 di altre sostanze sintetiche. In crescita anche le statistiche che riguardano le misure di prevenzione: dal Daspo Willy (138 contro 105) che inibisce l’accesso ai locali pubblici per un determinato periodo a quello più tradizionale che sbarra l’ingresso agli stadi di tutta Europa e di ogni categoria (da 110 a 127), anche grazie all’inchiesta "Doppia curva" che a fine settembre ha smantellato i direttivi di Nord interista e Sud milanista. "Un chiaro segnale di discontinuità rispetto al passato, anche gli ultrà si stanno rendendo conto che le cose sono cambiate", il commento del questore Bruno Megale sull’indagine di Dda e Squadra mobile che ha portato in cella leader storici e fidati luogotenenti. Salgono pure i cosiddetti "Daspo fuori contestato", che consentono di espellere dagli impianti sportivi coloro che nei cinque anni precedenti si siano resi protagonisti di gravi reati indipendentemente dalla frequentazione di luoghi in cui vanno in scena partite di calcio, basket o altri sport.
Ecco i numeri più significativi dell’attività della polizia nel 2024, snocciolati ieri mattina dal numero uno di via Fatebenefratelli (in carica dallo scorso 20 maggio), che ha sottolineato pure i dati legati a espulsioni (2.589 al 12 dicembre) e rimpatri (520 a fronte dei 362 del 2023). Imponente, come al solito all’ombra della Madonnina, il numero di servizi di ordine pubblico predisposti e seguiti dalla Questura: sono stati 9.336, di cui 1.226 manifestazioni o presìdi (spicca la regolarità dei cortei pro Palestina del sabato pomeriggio), 664 eventi sportivi, 1.944 tra grandi eventi, spettacoli e concerti, 255 sgomberi o sfratti, 2.451 servizi di controllo del territorio e 2.816 servizi di altra natura (dagli accompagnamenti dei cittadini stranieri all’impegno nelle tornate elettorali). Nelle ultime settimane, è stato il Corvetto a richiamare su di sé i riflettori, dopo la rivolta di una settantina di giovani innescata dalla morte di Ramy Elgaml in via Ripamonti. "Non credo sia una banlieue", ha spiegato Megale, riprendendo un concetto già espresso dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. "È un quartiere sicuramente problematico e multietnico, ma è anche un quartiere popolare, con tanta gente normale", ha aggiunto il questore; che ha elogiato il comportamento del padre del diciannovenne egiziano: "Con il suo atteggiamento, ha spento qualsiasi strumentalizzazione".
Uno dei temi più sentiti dai cittadini è quello della microcriminalità, che incide non poco sulla percezione di sicurezza: "Il problema c’è, ci sono dati sui reati predatori in strada sul territorio, ma il trend è in negativo e il numero degli arresti è aumentato". Anche su questo fronte, verranno impiegati i nuovi agenti in arrivo: dei 600 preannunciati dal Viminale, 370 sono poliziotti, in aggiunta a quelli già in servizio e non legati al turnover. "Segno che c’è un’attenzione molto forte per questa realtà", ha chiosato Megale.