
Ovazione per il governatore al congresso provinciale di Varese. In cui si parla molto del Nord. Sullo sfondo l’attivismo dei "team" del vicesegretario per le amministrative nella città-culla. .
Tra l’ex sindaco e l’ex generale, non c’è dubbio su con chi stiano i Giovani padani - oggi Lega Giovani -, riuniti in più d’un centinaio giovedì sera a Busto Arsizio per il congresso provinciale varesotto che ha eletto Carlotta Bozzolo nuova coordinatrice al posto di Riccardo Guzzetti. All’unanimità, però a ricevere una vera ovazione è stato un relatore che nei Giovani padani non ha militato per ragioni anagrafiche: benché iscritto dalla fondazione della Lega Lombarda (1984), quando nel ’91 nacque il movimento giovanile Attilio Fontana aveva già 39 anni. La frase con la quale il solitamente compassato presidente della Regione Lombardia ha fatto impazzire la sala, strappandole un interminabile applauso, è stata la seguente: "Col ca**o che vannaccizzano la Lega".
Parole riportate da Malpensa 24, che s’inscrivono, riferisce Andrea Della Bella nel suo articolo, in un fil rouge - pardon, vert - della serata in cui altri big, dal segretario lombardo Massimiliano Romeo al consigliere regionale Emanuele Monti, hanno riportato i giovani nell’atmosfera della Lega bossiana delle origini. Ma s’inscrivono anche in un’evoluzione del discorso pubblico dell’avvocato Fontana, che negli ultimi mesi ha insistito più del solito sulla questione settentrionale e la lotta al "centralismo", pure con qualche digressione nel linguaggio "giuridico", come quando definì certi parametri del Ministero della Salute "puttanate". Termini forti soprattutto in relazione al profilo di chi li pronuncia, così diverso dallo stile dell’ex evocato al congresso: Roberto Vannacci, il generale che divenne influencer per un controverso libro autopubblicato, che il leader Matteo Salvini ha imbarcato nella Lega insieme al suo mezzo milione di voti alle Europee, promuovendolo pure vicesegretario del partito. Mentre Vannacci tutt’altro che in sordina (del resto ebbe il coraggio di presentarsi a Milano sulle note di “Generale”, di De Gregori) si faceva il suo movimento (“Il mondo al contrario”, come il libro), seminandone "team" in giro per l’Italia: a Varese sono già due e starebbero sgomitando sulla partita delle amministrative 2027, cruciali per riprendersi la città-culla del leghismo, del Bossi e del Maroni, che da due mandati è governata dal centrosinistra. Solo che i vannacciani si muovono ignorando la Lega (partito di cui il loro capo è vicesegretario), incluso il governatore Fontana, che di Varese è stato sindaco per dieci anni.