La sua fucina di creatività al momento è una tipica casetta mediterranea che si affaccia direttamente sul mare. Vicky Gitto, founder di "Gitto Battaglia 22" e presidente dell’Art Directors Club Italiano, si fa cullare in questi giorni dal rumore delle onde mentre partorisce le sue idee "geniali". Dal 21 dicembre l’uomo degli spot ha mollato temporaneamente Milano e il suo "studio" – come chiama la sua agenzia pubblicitaria di via Vincenzo Monti – per trasferirsi a Palermo, la città dove è nato 53 anni fa e il luogo dove ha acquistato la seconda casa.
La scelta di portare avanti i progetti in modalità smart working non è un privilegio che si concede in quanto "boss" ma vale per tutti i creativi dell’agenzia di via Monti e non solo durante questo lungo ponte natalizio: "Tutti amiamo andare nel nostro “studio’’ ed è importante la presenza fisica perché la condivisione di energie è fondamentale nel nostro lavoro. Ma se qualcuno preferisce lavorare da casa per qualche tempo per badare alle sue faccende può farlo in tutta serenità", afferma il noto direttore creativo.
In Italia l’accelerazione del lavoro digitale impressa dalla pandemia ha indotto, secondo Gitto, un cambiamento profondo della mentalità: "Si è sgretolato finalmente il dogma tutto italiano per cui bisogna stare “inchiodati’’ alla scrivania del proprio ufficio per essere produttivi e si perde solo del tempo quando ci si stacca dalla sedia. Oggi finalmente le persone hanno la libertà di lavorare ovunque, anche da una casa che ha una finestra che si affaccia sul mare o su un paesaggio di montagna. La decisione non impatta minimamente sulla qualità professionale, impatta invece – e positivamente – sull’anima, infondendo serenità".
A.L.