Via Sammartini, inaugurato hub accoglienza profughi. A Milano è di nuovo emergenza

All'interno gli ambienti hanno uno spazio dedicato ai bambini, un ambulatorio medico, alcune postazioni telematiche e docce

Profughi nel centro di accoglienza e registrazione di via Sammartini

Profughi nel centro di accoglienza e registrazione di via Sammartini

Milano, 6 maggio 2016 - E' stato inaugurato il nuovo Hub di registrazione e accoglienza per l'emergenza profughi in via Sammartini 120. All'apertura degli spazi, che sono stati messi a disposizione da Grandi Stazioni, erano presenti gli assessori alle Politiche sociali e alla Sicurezza Pierfrancesco Majorino e Marco Granelli e il presidente dell'associazione Progetto Arca Alberto Senigallia.

I nuovi spazi sostituiscono i precedenti, sempre messi a disposizione da Grandi Stazioni, situati nel sottopasso di via Tonale. All'interno gli ambienti hanno uno spazio dedicato ai bambini, un ambulatorio medico, alcune postazioni telematiche e docce. Le aree sono collegate a un ulteriore ambiente con una capienza di 80 posti letto che già ospita alcuni migranti, in attesa di collocamento in altri spazi della città. "Questo luogo sarà utilizzato per lo smistamento e la registrazione dei migranti", ha detto l'assessore Majorino: "Grazie alla collaborazione tra tante istituzioni, Milano ha sviluppato un'accoglienza straordinaria". Tutto considerato, a oggi sono 2.300 i posti disponibili in città, e oltre 89mila i migranti accolti da Milano da ottobre 2013. Per Majorino, anche in vista dei probabili nuovi arrivi via mare legati alla bella stagione, "serve un piano nazionale che oggi non vediamo da parte di Alfano, e che su questo ci sia maggiore attenzione". Per l'assessore Granelli "questi spazi offrono un luogo accogliente e evitano che le persone debbano restare in strada, ora stiamo lavorando perché il nuovo hub venga identificato dalle persone in arrivo".

In occasione dell'apertura del nuovo hub di via Sammartini, il Comune ha diffuso i dati sull'emergenza migranti che riguardano il capoluogo meneghino. Sono attualmente 2.350 i migranti arrivati a Milano, l'86% dei quali sono richiedenti asilo o "dublinanti" ( migranti rimandati in Italia per effetto del trattato di Dublino e sbarcati a Milano da altri Paesi europei). Solo 350 (14% del totale) sono transitanti. Se la tendenza degli ultimi mesi sarà confermata, solo in piccolissima parte. Negli ultimi mesi il numero di persone che hanno fatto richiesta di asilo tra i migranti giunti spontaneamente a Milano, dopo aver lasciato i centri del sud dell'Italia o di altre città, è aumentato del 460% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno quando i richiedenti asilo erano circa un centinaio. Gli arrivi spontanei non si sono mai interrotti: negli ultimi dieci giorni sono arrivate alla Stazione Centrale e registrate all'hub circa 400 persone, generando di nuovo uno stato di emergenza per mancanza di posti nelle strutture. I due nuovi spazi di via Sammartini (al 118 e al 120) permetteranno di far fronte, in modo ancora più ordinato, alla necessità di accoglienza di chi arriva in Stazione Centrale. Nel sistema delle strutture il Comune ha posto come obiettivo la chiusura del centro di via Aldini. La convenzione in essere con la Prefettura scadrà il 30 giugno 2016. Da novembre 2015 i tempi di permanenza nelle strutture temporanee di emergenza si sono notevolmente allungati, fino a raggiungere quasi 20 giorni nel mese di marzo 2016. Dopo un primo tentativo di raggiungere i Paesi del nord Europa, i profughi arrivati spontaneamente a Milano tornano indietro e fanno richiesta di asilo.

Il Comune ha poi precisato che, rispetto all'anno scorso, a Milano non è variato il numero di migranti presenti nelle strutture di accoglienza allestite dal Comune con Caritas Ambrosiana e con il Terzo Settore. È aumentato il numero delle richieste di asilo fatte a Milano: nel primo trimestre del 2015 le richieste sono state un centinaio; nel primo trimestre di quest'anno le richieste sono state 588. L'incremento del 460% fa quindi riferimento al confronto tra le richieste di asilo ricevute nel corso dei primi tre mesi del 2015 e 2016 e non al numero di migranti presenti a Milano che sono in linea con i numeri dello scorso anno. Ciò che è variato è il loro status, da transitanti in richiedenti asilo.