"Ho deciso, lascio il Pd" Anche Casati se ne va

Quest’area dell’hinterland storicamente rossa ha perso uno ad uno i suoi sindaci democratici

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Non aveva solo riportato il centrosinistra alla guida di una città, che per anni era rimasta saldamente nelle mani della destra lanciando Marco Alparone. Aveva rappresentato dal 2019 l’ultimo baluardo targato Pd nel Nord Milano. Perché quest’area dell’hinterland, storicamente rossa, a uno a uno ha perso i suoi sindaci democratici. L’ultimo, in ordine cronologico, è proprio Ezio Casati. Che se pure resta a capo della Giunta di Paderno Dugnano, non sarà più un esponente di spicco dei Dem. Il primo cittadino ha infatti lasciato il Pd, "dopo una lunga riflessione". Per ora non è entrato in altri partiti né civiche, anche se le malelingue non lo davano comunque ricandidato alle elezioni dell’anno prossimo. Già sindaco di Paderno dal 1995 al 2004, poi assessore provinciale alle Attività produttive, parlamentare dal 2013 al 2018, era stato richiamato come l’ultima speranza per riconquistare la città. E ce l’aveva fatta in un Nord Milano che, a effetto domino, dal rosso era passato al verde e al blu.

Il primo ad avviare la rivoluzione era stato Angelo Rocchi nel 2015 a Cologno. Poi Roberto Di Stefano nel 2017 aveva espugnato Sesto, l’ex Stalingrado d’Italia, per la prima volta nella storia, battendo il sindaco uscente dei democratici Monica Chittò. L’anno dopo il leghista Giacomo Ghilardi - che si prepara oggi all’avvio della nuova campagna elettorale - aveva vinto in una Cinisello amministrata dai Dem, da Daniela Gasparini a Siria Trezzi. In mezzo, una dopo l’altra, le cadute dei democratici a Bresso, Cusano, Cormano. Un Pd che fatica a ritrovarsi, a rinnovarsi e che perde sempre più rappresentanza e rappresentanti sui territori. "Il circolo del Pd di Paderno ha preso atto della scelta di non rinnovare l’iscrizione del sindaco Casati. Non solo confermiamo massimo impegno e fiducia nell’accordo di mandato ma rilanciamo l’attività politico-amministrativa. Nell’ottica delle elezioni 2024 intraprenderemo un percorso di confronto aperto agli attori politici cittadini".

La.La.

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