MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Guasto sui binari, stazioni nel caos: perché il traffico ferroviario è rimasto bloccato così a lungo

Folla sotto i tabelloni, turisti e pendolari costretti ad “accamparsi” negli scali. Scattano i rimborsi.

Viaggiatori in Stazione Centrale davanti al tabellone delle partenze

Viaggiatori in Stazione Centrale davanti al tabellone delle partenze

Milano, 12 gennaio 2025 – La folla si accalca sotto i tabelloni, mentre i minuti di ritardo segnalati di fianco ai treni in arrivo continuano ad aumentare. Quando va bene. Perché tante corse sono state soppresse. Non resta che incrociare le dita, con le valigie al seguito. Tanti chiedono informazioni. La coda all’assistenza clienti è un serpentone di decine di metri. È caos alla stazione Centrale. Un sabato da dimenticare per i viaggiatori.

La giornata nera è iniziata poco dopo le 7 alla stazione di Milano Centrale, quando un treno Italo ha causato col pantografo, il “braccio“ che preleva la corrente elettrica, un guasto alla linea aerea. Poi un Frecciarossa in transito ha agganciato il punto già danneggiato, aggravando la situazione. La Polfer ha confermato l’incidente, non risulta alcun atto doloso. E ci sono volute ore, ai tecnici di Rfi, per riportare la situazione alla normalità: circolazione ripresa gradualmente dopo le 15. Dopo 8 ore.

Raffica di guai

In mezzo, innumerevoli disagi per migliaia di passeggeri in tutta Italia, i quali hanno dovuto fare i conti con variazioni di percorso e cancellazioni che hanno coinvolto decine di treni dell’alta velocità, gli intercity e i regionali. Disagi che si sono propagati a cascata in tutta Italia, con la circolazione ferroviaria sospesa sulle linee verso Genova, Venezia e Bologna.

Trenitalia ha invitato a evitare spostamenti, mentre in mattinata i tecnici Rfi erano al lavoro per riparare il guasto il prima possibile.

Poco prima delle 15.15, la nota per annunciare che "l’intervento dei tecnici ha permesso di ripristinare la piena disponibilità dell’infrastruttura anche da e per Bologna, dopo la riattivazione dalle 10.30 delle linee da e per Venezia e Genova". Non solo: "Trenitalia ha disposto il rimborso integrale per chi ha rinunciato al viaggio o non è riuscito a giungere a destinazione. Potenziate l’assistenza con kit e generi di conforto e le informazioni a bordo dei treni e nelle stazioni interessate".

Il racconto dei disagi

"Io ho preso il Frecciarossa a Torino. Il treno si è fermato a Rogoredo anziché arrivare in Centrale, quindi da lì ho dovuto prendere la metropolitana per raggiungere questa stazione. Nessuno ci dava informazioni, non sapevo neppure come fare con il biglietto. Ora devo proseguire verso Locarno ma il treno non c’è", protesta un uomo di 76 anni.

Al suo fianco Calogero Lazzaro, che ha vissuto la stessa disavventura e che da Milano deve raggiungere il figlio a Como: "Sono siciliano. Ero a Torino da mio figlio e ora dovrei raggiungere l’altro. Chissà a che ora riuscirò a partire", si domanda.

Così come Giuseppina Serena, che deve rientrare a casa a Bolzano: "Vorrei arrivarci entro sera". Vanda Sangermano conta i minuti di ritardo del suo treno, diretto a Napoli. Lei, a trovare le figlie, c’è già stata: "Prima in Val d’Aosta e poi a Milano. Ho scelto il giorno giusto per tornare in Campania...", ironizza. Fiona Martins, australiana, è invece diretta a Torino da alcuni amici dopo essere stata in visita dalla sorella sul lago di Como. Al suo fianco ha i suoi due bimbi.

E Denis Yeluzk, turista dall’Ucraina, vorrebbe invece visitare Verona. Oxana Zheludeva, russa, si sente intrappolata in un viaggio senza fine: "Arrivo da Mosca, devo andare a La Spezia a riprendere servizio come badante. In Russia ho preso il primo treno verso l’aeroporto, poi l’aereo fino a Istanbul; il secondo fino a Budapest. Il terzo mi ha portato a Malpensa. Ma ora, dalle 8, sono bloccata in Centrale".