"Guardiamo al futuro del territorio" Scuole e piazze, rivoluzione restyling

Quartiere Primavera, servizi, fasce deboli. Il sindaco: "Confermiamo i progetti di Pnrr e Comune". Ma è polemica

di Laura Lana

Un bilancio di sviluppo per l’amministrazione e la maggioranza, un documento che rischia di non consegnare alcuna eredità progettuale a chi arriverà, secondo la minoranza. È una visione completamente opposta quella che emerge dalla discussione che l’altra sera ha visto l’approvazione del previsionale per il 2023 e per i prossimi due anni. "Abbiamo migliorato tutti i servizi sensibili, aumentando di 3,4 milioni di euro la spesa rispetto al 2022, garantendo alta attenzione alle fasce più deboli - afferma il sindaco Roberto Di Stefano -. Guardiamo al futuro del territorio, finanziando importanti progetti di riqualificazione". I fondi arrivano in gran parte dal Pnrr, con l’adeguamento di 1,4 milioni messo dalle casse comunali per compensare i maggiori costi dei futuri cantieri: 4.765.520 euro per la biblioteca centrale in Villa Visconti d’Aragona, 5.836.400 euro per la riqualificazione del Quartiere Primavera, 4.185.500 euro per l’ex asilo Montessori, 2.454.325 euro per la scuola Forlanini e 7.817.209 euro per la scuola Marzabotto. Infine, 4,2 milioni per la piscina Olimpia che avrebbe dovuto invece essere ristrutturata e riaperta dalla società H2O che mantiene solo la gestione dell’impianto di via Saint Denis. Dopo l’intervento su piazza Petazzi, partiranno i cantieri in piazza Trento e Trieste per altri 550mila euro e in piazza IV Novembre per mezzo milione. "Un’attenzione particolare la riveste la manutenzione straordinaria con 1,3 milioni da destinare agli edifici pubblici e alle case popolari. Infine, un’azione attesa da anni al cimitero vecchio monumentale per di 900mila euro - conclude Di Stefano -. Nonostante l’inflazione e il caro materiali, un disagio per numerosi cantieri in tutto il paese, confermiamo i progetti del Pnrr e quelli del Comune".

Se 2024 e 2025 sono "un libro dei sogni", dice Felice Cagliani del Pd, "ci sono troppe minori spese per il 2023 e tutte a penalizzare i cittadini che più sono in sofferenza. Dal piano triennale delle opere sono spariti d’incanto 30 milioni di interventi che erano ritenuti di priorità massima, come la riqualificazione del patrimonio di edilizia pubblica e il piano Pinqua per la qualità dell’abitare". Per Mari Pagani di Città in Comune "resta al palo SpazioArte, la biblioteca sarà chiusa per 3 anni e quella dei ragazzi è inaccessibile. L’incremento di 480mila euro sulla disabilità speriamo si traduca in aumento delle ore di educativa che coprono oggi solo il 50% del bisogno delle famiglie".

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