
Cliente col green pass al centro commerciale
Rozzano (Milano), 7 agosto 2021 - Buona la prima per i green pass nonostante i mal di pancia di alcuni commercianti che non ci stanno a fare gli sceriffi. Soddisfatti i clienti, quelli vaccinati che si sentono più sicuri. Quelli senza pass sono andati via oppure si sono accomodati fuori. I problemi maggiori li hanno coloro che non hanno tavolini all’aperto e quindi sono costretti a fare i controlli e restare senza cliente se non in regola. «Sono favorevole al green pass - spiega Pier Carlo Dosi, seduto al caffè della piazza nuova del centro commerciale Fiordaliso -, sono arrivato mi sono seduto e la cameriera mi ha chiesto la certificazione e tramite l’app VerificaC19 ha effettuato il controllo. In questo modo siamo tutti più sicuri e possiamo andare ovunque". Per un cliente soddisfatto c’è un titolare scontento, quello del Lucky Point Caffè, Nunzio Franco: "Non dovremmo essere noi a fare i controlli, ma la polizia o chi è preposto all’ordine pubblico. Per noi è un aggravio di lavoro e poi rischiamo di essere sanzionati se un cliente si siede e non ha il green pass. Stamattina noi abbiamo fatto i controlli a tutti e molti non essendo vaccinati e quindi sprovvisti di certificazione se ne sono andati via. Solo alcuni hanno accettato di sedersi all’esterno del locale". Un problema che sarà maggiormente sentito durante le giornate di pioggia quando i clienti potranno sedersi solo all’interno dei locali. Un paradosso: se si gira per le gallerie del centro commerciale nessuno chiede il green pass, ma se si siedono ai tavoli dei locali che sono nelle gallerie e nelle piazze allora viene chiesto. Passando da Rozzano a Pieve Emanuele la situazione è identica. In via dei Pini alla pasticceria le Delizie di Napoli dove ogni giorni per le colazioni si fa la fila all’interno pochi clienti, tutti seduti fuori ai tavolini.
"C’è ancora tanta confusione e non capiamo perché i controlli dobbiamo farli noi - spiega uno dei titolari, Maurizio Balsamo - comunque noi abbiamo scaricato l’app e chiunque entra effettuiamo in controlli. Chi vuole si accomoda ai tavoli fuori così il problema è risolto. Però riteniamo che il green pass così com’è sia un palliativo parziale perché sui mezzi pubblici, quelli per i pendolari, e nelle scuole dove è stato detto che il rischio di contagio è alto". "Per me il green pass è la soluzione, io l’ho fatto e ora mi godo il caffè al bar leggendo il giornale", il commento di Giorgio Gallazzi. Altro posto dove il green pass è obbligatorio è in biblioteca. Al centro culturale di Cascina Grande i controllo sono massicci e gli utenti contenti. "Io appena ho potuto ho fatto il vaccino e ora sono libera di andare dove voglio - spiega Teresa Karbowa - è l’unica strada per combattere la pandemia". Stessa cosa vale per Amedeo Giorgio Cremona: "Si deve fare e l’ho fatto appena possibile, amo la libertà". Nessuno dei commercianti ha riscontrato problemi con l’app VerificaC19.