MARIANNA VAZZANA
Cronaca

San Raffaele, cede una grata e cade da 13 metri: "Mi sono ritrovato in un incubo"

Il racconto del 53enne precipitato. I parenti: è ferito ma è ancora qui

Ivnao Passoni

Milano, 8 luglio 2019 - «Pensavo di essere in un incubo, non mi sembrava reale». Poche parole dette ai familiari dal letto del reparto di Terapia intensiva dell’ospedale San Raffaele, dov’è ricoverato da venerdì sera dopo un volo di 13 metri con fratture al bacino e alle gambe. «Un miracolato», ripetono parenti e amici di Ivano Passoni, il commercialista monzese di 53 anni e consigliere di Fondazione Caritas Ambrosiana precipitato dal livello strada al piano -3 del parcheggio interrato dell’ospedale. Come cadere dal quarto piano di un palazzo.

Stando alle prime informazioni, una grata della griglia, che con ogni probabilità non era ancorata al resto della struttura ma solo saldata a un’altra grata, ha ceduto all’improvviso facendo precipitare l’uomo nel vuoto. Ad attutire la caduta sarebbe stato lo zaino che il 53enne portava sulle spalle. Passoni ha raccontato ai suoi cari quei terribili momenti. «Si è reso conto di cadere, l’impatto è stato violentissimo ed è svenuto. Quando si è risvegliato ha pensato di essere in un incubo, ha impiegato un po’ a realizzare dove fosse, non poteva muoversi ed era pieno di dolori lancinanti. Ha chiesto aiuto urlando», raccontano parenti e amici ieri riuniti in sala d’attesa. Tra loro Rita, la mamma. «Le sue urla per fortuna sono state udite da un uomo che in quel momento si trovava al piano -2. Erano le 22.30 di sera, a quell’ora non c’era molto movimento», e Passoni era lì dopo aver fatto visita a un parente ricoverato. La persona che era al -2 ha subito lanciato l’allarme, «ha chiamato il 118» facendo partire l’operazione salvataggio. E in via Olgettina è arrivata subito anche la polizia. Non è stato facile capire da dove provenissero le grida: gli agenti delle Volanti si sono accorti dello squarcio tra le griglie, in una piccola area verde davanti all’hotel Rafael (che ospita i parenti dei pazienti) e da quel punto sono riusciti a individuare Passoni. Immobile.

Poi la corsa al pronto soccorso e alla Terapia intensiva. «È stato operato d’urgenza per stabilizzare il bacino – fanno sapere i familiari –. Ha i calcagni fratturati, sono questi a provocargli più dolore, ora è sotto l’effetto di medicinali e sta riposando. Dovrà essere sottoposto a un altro intervento nei prossimi giorni». Tutti benedicono lo zaino che portava sulle spalle: «Non è un caso che l’avesse, lo indossa per abitudine. Si era portato il pc per poter lavorare anche in ospedale». Si fanno strada più ipotesi su come lo zaino abbia attutito la caduta: una prima versione è che la borsa si sia «agganciata» provvidenzialmente a uno spuntone riducendo la velocità e accorciando il volo. Per la seconda, lo zaino avrebbe aiutato il 53enne a mantenere una posizione eretta e avrebbe fatto da cuscinetto. «È atterrato sulla parte inferiore del corpo, anche se ha dolori dappertutto, pure alle costole. È praticamente bloccato. Ma per fortuna è cosciente, in grado di parlare. Sa che la strada per rimettersi in sesto sarà lunga, ma l’importante è che sia qui con noi.