Grandi pulizie all’Arcadia. Professori “imbianchini“: "Ora tocca ai ragazzi: scopa e paletta in aula"

Il progetto alla secondaria di primo grado nel quartiere Gratosoglio. Il preside: "Ognuno contribuirà al decoro. Attesi i lavori anti infiltrazioni".

Grandi pulizie all’Arcadia. Professori “imbianchini“: "Ora tocca ai ragazzi: scopa e paletta in aula"

I docenti si sono dati da fare negli ultimi giorni per accogliere oggi i 400 studenti in uno spazio rinnovato

di Marianna Vazzana

MILANO

Non c’è solo il "bentornati" scritto a caratteri cubitali sulle lavagne. Alla scuola secondaria di primo grado dell’Istituto comprensivo Arcadia, al quartiere Gratosoglio, i professori hanno preparato un’accoglienza speciale per i loro alunni, 400 ragazzi e ragazze tra gli 11 e i 14 anni: prima del suono della campanella, nei giorni scorsi, si sono dati da fare per pulire e tinteggiare aule e bagni. Convinti che un luogo bello e confortevole invogli a studiare e, soprattutto, incentivi a non deturpare gli spazi. È il primo passo di un progetto in grande, "perché – spiega il dirigente scolastico Gianpaolo Bovio – saranno i ragazzi stessi a continuare, prendendosi cura degli ambienti giorno per giorno". Tanto per cominciare, in ogni aula spunteranno scopa e paletta. Obiettivo: lasciare ogni stanza pulita e in ordine al termine delle lezioni.

Intanto i professori hanno aperto la strada, come si vede sulla pagina Facebook dell’Istituto comprensivo statale Arcadia dove due giorni fa è stato pubblicato un post con le foto che mostrano il prima e il dopo: "In questi giorni, oltre alle attività di programmazione didattica – si legge – alcuni docenti della scuola media Arcadia si sono offerti di dare una rinfrescata, una pulita e un tocco di colore alle aule e ai bagni che saranno utilizzati dai nostri studenti. Un ambiente pulito e salubre genera benessere". Cancellate le scritte che riempivano le piastrelle bianche dei bagni, tinteggiate le pareti (quelle delle aule ora sono lilla) e le porte. Non si è trattato solo di rimuovere i segni di atti vandalici ma anche di "rinnovare gli ambienti facendo leva sulla nostra buona volontà e sull’impegno, arrivando fin dove ci è stato possibile", sottolinea Alessandra Arruffati, docente di Lettere. La collega Adriana Fiorenzo aggiunge che "questo è già nello stile dell’Istituto comprensivo, perché è già capitato che insegnanti, genitori e talvolta anche aziende si attivassero per riverniciare le pareti dei plessi (oltre alle medie, dell’istituto comprensivo fanno parte tre scuole primarie: Arcadia, Feraboli e Baroni, ndr). Noi siamo convinti che un ambiente pulito non solo aiuti i ragazzi a stare meglio ma li sproni a darsi da fare a loro volta. Il nostro intento è prima di tutto educativo". Sotto il post, c’è chi commenta "Bravissimi! Io però lo avrei fatto fare ai ragazzi".

E i ragazzi saranno appunto coinvolti. Con l’inizio dell’anno scolastico, ognuno avrà il proprio compito da portare a termine per contribuire ogni giorno alla cura dell’ambiente, rispettando la raccolta differenziata e non lasciando cartacce sul pavimento o sotto i banchi. Anche questo fa la differenza. "Libertà è partecipazione, diceva Giorgio Gaber – sottolinea il preside Bovio – e noi ne siamo convinti. Tutti devono partecipare al decoro della scuola".

Fermo restando che docenti e alunni possono arrivare fino a un certo punto. "Aspettiamo interventi indispensabili di manutenzione al tetto – conclude il preside – per evitare danni causati dal maltempo. Già ad agosto abbiamo avuto infiltrazioni, che al momento siamo riusciti a limitare. Le bombe d’acqua non sono certo un toccasana per scuole che hanno alle spalle decenni di vita, come la nostra. Bisogna adeguare le strutture perché non piova dentro". Con l’avvicinarsi dell’inverno, le prospettive non sono rosee.