Gli impianti di 150 scuole ai raggi x "Come scaldare 25.800 alloggi" Arriva il primo impianto a biomasse

Più di 400 segnalazioni all’anno dai presidi, tra guasti e orari da regolare per aule e palestre. L’80% degli edifici ha oltre 40 anni. Viaggio nel cantiere del polo scolastico più grande d’Europa

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di Simona Ballatore

Centocinquanta scuole superiori da scaldare, pari al volume di 25.800 appartamenti, se si considera un alloggio tipo di 80 metri quadri. In questo scenario sono state 414 le segnalazioni gestite nel 2022 (erano state 377 l’anno prima), che corrispondono a cinquesei al giorno nella stagione termica che va da ottobre ad aprile. Il viaggio nel cuore “caldo“ della Città Metropolitana parte dai numeri e dal quartiere generale di via Soderini. Qui al piano numero quattro c’è il servizio impianti ed efficientamento energetico, con una squadra di nove persone al lavoro (tra altre incombenze) su una piattaforma che traccia, in tempo reale, le segnalazioni che scattano dalle scuole e arrivano direttamente alle imprese che intervengono. Ci sono i guasti (ieri mattina segnalavano ’termosifone bucato’ al Majorana, una perdita nello scantinato del liceo Cremona e palestre fredde al Marcora), c’è - per ogni scuola - il calendario degli orari e delle porzioni da riscaldare in base alla presenza degli utenti, e arrivano le richieste di prolungamento degli orari per gli scrutini, le riunioni, gli eventi sportivi e associativi che alcuni edifici offrono. "È un patrimonio immenso, complesso da manutenere per la eterogeneità degli edifici ma anche perché l’80 per cento ha più di 40 anni, mentre il 50% oltre 50 anni di vita", spiega la responsabile del servizio impianti ed efficientamento energetico, Giorgia Casarola. Mentre veniva ricostruita l’anagrafe degli edifici - con data, tipologia impianti e combustibile - è iniziata la riconversione delle vecchie caldaie, soprattutto a gasolio. "Ne sono rimaste dieci soprattutto nel Rhodense e due in centro città. Erano trenta quando abbiamo iniziato, dieci anni fa", fanno i conti. Il piano di efficientamento è partito: "In mezzo ci si sono messi il Covid, ricorsi, e una crisi energetica - sottolinea Casarola – ma stiamo procedendo: sono già stati sottoscritti i tre contratti per la riqualificazione energetica e la gestione di 142 edifici, l’iniziativa denominata Territori Virtuosi". "Chi vince la gara si occupa anche di gestione e manutenzione - sottolinea il direttore Carlo Campari -. L’obiettivo è risparmiare il 36% di energia, con una riduzione di 56.898.000 kWhanno, ma anche di 8.062 tonnellate di petrolio e 20mila tonnellate di anidride carbonica" . Che corrispondono a 267 autotreni di petrolio.

Il viaggio continua nei cantieri avviati, cominciando dall’istituto Marie Curie-Sraffa: 18.796 metri cubi di superficie netta riscaldata. Qui la centrale è alimentata a gas metano con tre caldaie (da 1.163 kW) presto in pensione: si stanno installando due caldaie a condensazione modulari con potenzialità pari a 742,6 kW ciascuna. All’esterno cappotto isolante: saranno coibentati 4.260 metri quadri e sarà isolato anche il piano interrato non riscaldato. "L’obiettivo è risparmiare il 50% di energia termica, il 48,8% di elettricità che si dovrebbe tradurre nel 49,3% di risparmio in bolletta", continua Casarola. Un milione e mezzo l’investimento complessivo. Ultima tappa (e rivoluzione) a 21 chilometri di distanza, a Sesto San Giovanni. Il polo scolastico del Parco Nord, il più grande d’Europa, sposa le “biomasse“: "Da metà febbraio le scuole il nuovo impianto sarà in azione – raccontano i tecnici mostrando i locali e la cabina di regia - le scuole saranno alimentate da cippato, scarto di legno non lavorato e recuperato dalla filiera corta, in particolare da un bosco “Il Nocciolo“, nel novarese". Rispetto al gas si evita il 92% dell’anidride carbonica e si risparmiano 290.147 kWh. È il primo del genere per una scuola milanese. L’accordo pubblico-privato è con Carbotermo: nell’investimento del campus, da quasi sette milione, pareti ventilate, tetti verdi, rifacimento degli impianti elettrici. Sono state recuperate anche sei aule dalla ex mensa destinate alle scuole - Montale, Casiraghi e Cartesio - a caccia di spazi.

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