MARIANNA VAZZANA
Cronaca

"Il giardino ora è di tutti". Dopo 50 anni di abbandono

Via Giambellino 129, in campo residenti e volontari

I cittadini che collaborano nella gestione del giardino condiviso di via Giambellino 129

Milano, 30 aprile 2017 - Sta prendendo  forma il giardino di via Giambellino 129: da area dismessa per 50 anni a patrimonio verde di quartiere. Un lavoro coordinato da “Retake Milano”, che ha avuto in concessione l’area del Comune per tre anni, e Municipio 6. E sono tanti i cittadini volontari di ogni età che ogni settimana collaborano per creare quello che sarà un Giardino condiviso a disposizione di tutti. Ieri, sorpresa: a dare manforte è intervenuto il gruppo «ColoraMi con i fiori» che si dedica all’abbellimento di aree abbandonate. Su queste pagine avevamo riportato le incursioni colorate nel quartiere Baia del Re (Stadera), e ora è la volta del Giambellino.

«Primo atto di una trasformazione urbana – scrive su Facebook Sergio Meazzi, assessore all’Ambiente del Municipio 6 –. Abbiamo scoperto che si può rendere fruibile un’area abbandonata da 50 anni», grazie a «cittadini e associazioni di volontariato che offrono alla città il proprio tempo libero». Uniti nel lavoro, nella condivisione, nello stupore di vedere un fazzoletto di terra cambiare aspetto. «Insieme – spiega Andrea Amato, presidente di Retake Milano – abbiamo tolto i rami secchi, creato due fioriere per mettere a dimora le piante che i cittadini di “ColoraMi con i fiori” ci hanno portato, tra cui un ginepro, e ripulito l’area. Un’esperienza meravigliosa, si è creata subito armonia tra persone che non si conoscevano». Il 17 maggio sarà la volta di un altro gruppo, composto da dipendenti di Timberland: «Metteremo a dimora trenta fioriere che saranno poi destinate ad accogliere le piante», spiega Amato.

Come in tutti i Giardini condivisi di Milano, la coltivazione avviene infatti non direttamente sul terreno ma all’interno di cassoni che contengono terra controllata. Poi, largo ai «veri protagonisti» del progetto: i bambini della scuola Nazario Sauro che da quasi due mesi si danno da fare per far trionfare natura e bellezza in questo luogo nell’ambito della campagna «Svitati per l’ambiente». Gli alunni stanno seguendo un percorso didattico occupandosi della manutenzione dello spazio che hanno adottato. Saranno loro a mettere la ciliegina sulla torta, alla fine di maggio, riempiendo le fioriere di terra, poi di piante e fiori. E a giugno grande festa d’inaugurazione. «Questo progetto è importante per tre ragioni – avevano sottolineato gli assessori Pierfrancesco Maran (Verde) e Gabriele Rabaiotti (Lavori Pubblici e Casa) in occasione della presentazione –: la prima è che si apre al quartiere e alla città uno spazio che è sempre stato chiuso e mal utilizzato; la seconda è che cominciamo così a dare i primi segnali di un quartiere che con l’accordo di programma Lorenteggio si apre al cambiamento e alla rigenerazione; infine, è importante il rispetto della cosa pubblica e dell’ambiente che viene trasmesso ai bambini».