
Antonia Spagnuolo a “Vento di libri“ in via Panizzi 15
Milano – Non solo una libreria "indipendente", di quartiere, ma anche "la più piccola di Milano, venti metri quadrati scarsi che ho cercato di rendere il più possibile accoglienti", racconta Antonia Spagnuolo, aprendoci, con un sorriso, le porte di “Vento di libri“, uno spazio in via Panizzi 15, nel cuore del quartiere Giambellino-Lorenteggio (GiaLo) che sta cercando (faticosamente) una nuova identità, devastato da anni di lavori per la realizzazione della "linea blu".
Laureata in Economia, per venti anni ha lavorato nel settore farmaceutico ma poi ha sentito l’urgenza di dover seguire "il cuore". E si è licenziata. Il Covid, precisa, non c’entra, "era un desiderio che mi portavo dentro da tempo, ho sempre adorato leggere, e mi sono detta, perchè non condividere questa passione? Mi sono fatta coraggio, ho deciso di aprire la libreria, a fine novembre del 2021, impiegando tutti i miei risparmi, in un quartiere periferico ma vivace e nel quale sono cresciuta".
«In cuore abbiamo tutti un Cavaliere pieno di coraggio, pronto a rimettersi sempre in viaggio,e uno scudiero sonnolento, che ha paura dei mulini a vento…", parole, tratte dal Don Chisciotte di Gianni Rodari, che accolgono lettori e clienti in questa piccola oasi della lettura, che poi sono la sintesi, perfetta, della filosofia di Antonia.
«Comunque vada non ho più paura - continua -. Ho riscoperto il cavaliere pieno di coraggio dentro di me. “Vento di Libri“ è nata da un sogno. Il sogno di creare uno scambio con le persone. Offro libri e chiacchiere. O silenzio, se immersi nella lettura. Offro un luogo in cui rimanere tanto tempo. O il tempo di un sorriso. La libreria in cui rifugiarsi, la libreria che accoglie anche solo per un saluto veloce.
I gruppi di lettura amplificano questa idea, la libreria si sta facendo (ri)conoscere, sono stata accolta con molta simpatia e affetto". Mentre Antonia racconta si affaccia una signora con una bambina: "Ha divorato i libri che le hai consigliato", dice tutta soddisfatta. Antonia sorride, per i bambini ha un trasporto particolare, "vorrei organizzare qualcosa di speciale per loro, mi rivedo io piccina, quando abitavo qui e non avevo una libreria dove andare".
Per tutti, però, ha un consiglio, "molti entrano, mi fanno l’identikit della persona a cui vorrebbero regalare il libro...e io cerco fra gli scaffali, non offro mai qualcosa che non abbia letto personalmente, che non mi abbia colpito. Non inseguo il marketing, le ultime uscite… i libri belli lo sono per sempre". Grande fan di Marco Missiroli. "Con il suo ultimo “Avere tutto“ è maturato moltissimo, nel quartiere conta molte lettrici, spero di poterlo ospitare presto".
Tra gli ultimi consigli di lettura “La Portalettere“ di Francesca Giannone, "per chi ha necessità di farsi una coccola, a chi sogna una coperta calda e avvolgente dentro la quale rilassarsi", suggerisce Antonia. Mercoledì (alle 15.30) c’è anche un gruppo di lettura, e martedì 28 si replica con “Buio in sala”. di Jung-myung Lee, edito da Sellerio. Perchè il nome “Vento di libri“? "Il vento non è disturbo, è movimento, porta novità, ti aiuta a schiarire le idee, e a me dà tanta energia... quella che mi serve per portare avanti un sogno".