Il vero vincitore in Lombardia è "l’astensione, sicuramente il dato più importante di questo girone elettorale" secondo Mara Ghidorzi, la candidata di Unione popolare (Rifondazione comunista, Potere al popolo, DeMa di Luigi De Magistris e Manifesta) che ieri sera, con meno d’un migliaio di seggi ancora da scrutinare, si attestava all’1,53%. L’affluenza cristallizzata alle 15 è senza precedenti: 41,7 per cento, oltre trenta punti meno di cinque anni fa (quando si votava anche per le politiche) e il dato più basso da che esistono elezioni regionali in Lombardia. "Fontana andrà a votare con il 20% dei consensi dei lombardi - osserva Ghidorzi –. Credo sia importante capire di chi sia la responsabilità di questa bassa affluenza che secondo me non è da attribuire solo ai cittadini", ma "alla politica che da anni, sia a sinistra che a destra, porta avanti politiche antipopolari. E ne stiamo pagando le conseguenze: la gente nelle piazze e nei mercati dice che “sono tutti uguali“. Noi dobbiamo cambiare questa prospettiva".
Secondo la candidata di Up, "in questo scenario drammatico comunque Unione popolare non ha perso, anzi abbiamo tenuto e stiamo crescendo nei consensi. Ovviamente sono numeri molto piccoli, ma abbiamo pagato da una parte la retorica del “voto utile“ che ci ha sicuramente schiacciati, e dall’altra parte il poco spazio sui media. Il nostro obiettivo è radicarci sul territorio e farci conoscere".
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