“Gasoline Alley”: la storia di una vita lunga una vita

Fino al 24 maggio allo Wow Spazio fumetto più di 30 rare tavole dell’unica saga disegnata che ha superato i cento anni di età

Migration

di Gian Marco Walch

Una mostra eccezionale per un fumetto eccezionale: l’unica saga disegnata che può vantarsi di avere superato, brillantemente e ininterrottamente, il secolo di vita. S’intitola “Gasoline Alley” quello che si può considerare il precursore delle attuali “graphic novel“, saga inedita in Italia, troppe sinora le difficoltà di traduzione: lode dunque a Giovanni Nahmias, autore tv e studioso di comics che da anni dedica la sua ricerca a Frank King, l’ideatore di questo monumentale classico, psicologico e sociale, della narrazione a vignette. Un lavoro puntuale che si concretizza ora nell’esposizione che, versione rinnovata della rassegna che ha già deliziato gli appassionati bolognesi, si apre oggi nei saloni di Wow Spazio Fumetto, che la ospiterà sino al 29 maggio. Letteralmente “la strada della benzina”, la prodigiosa “Gasoline Alley” racconta le avventure di Walt Wallet e dei suoi amici, tutti amanti dell’universo automobilistico. Una normale strip umoristica, che esordisce il 24 novembre 1918 sulle pagine del “Chicago Tribune“. Vignette quotidiane. Ma il 14 febbraio 1921 Frank King è illuminato da un colpo di genio: qualcuno deposita sulla porta di casa di Walt Wallet un tenero neonato, dall’improbabile nome di Skeezix. Emozione dei lettori, successo crescente della strip. Che, secondo colpo di genio del suo autore, inizia a crescere insieme ai suoi fans.

Sì, Walt e i suoi amici invecchieranno giorno dopo giorno, seguendo e scrivendo contemporaneamente gli eventi dell’America. Per esempio. Skeezix nei primi anni Quaranta partirà per la guerra al fianco dei suoi lettori. Come riassume Giovanni Nahmias “Gasoline Alley” è “la storia di una vita, lunga una vita“. Ormai uno di famiglia, di un’immensa famiglia, Skeezix tornerà dalla guerra, diventerà prima padre, poi nonno, poi bisnonno, arrivando sino a oggi. Sopravvivendo naturalmente al suo creatore: Frank King, nato a Cashton, (Wisconsin) nel 1883, si ritirerà dalla creazione di “Gasoline Alley” nei Cinquanta, passando il testimone a Bill Perry e Richard Moores - oggi a Jim Scancarelli -, scegliendo il buen retiro della Florida, dove morirà il 24 giugno 1969. Testimone e responsabilità di non dismettere il mix di poesia e creatività, specie nelle tavole domenicali, spettacolari nella rottura delle convenzioni narrative del fumetto, dai contorni dei personaggi alla profondità delle vignette. In un’intervista di qualche anno fa Giovanni Nahmias, che negli spazi di Wow espone più di 30 rare tavole originali e incontrerà i visitatori l’8 maggio, ha ricostruito il suo incontro con “Gasoline Alley”: "Il mio primo contatto con la saga è stato lo splendido libro della Sunday Press di Peter Maresca uscito nel 2007. Non sapevo chi fosse Frank King, ma sono rimasto folgorato. A quel punto sono partite due ricerche parallele: una di testi di approfondimento, l’altra di tavole che mi ha portato a inaugurare una collezione personale. Spontaneo il passaggio a una mostra. Per condividere il mio entusiasmo".

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro