Gambizzato nelle Groane, allarme sicurezza nel Parco

Il 32enne ferito scaricato davanti all’ospedale, un mese fa un uomo fu trovato in piena notte in una pozza di sangue colpito con un machete

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di Gabriele Bassani

Un mese fa un uomo fu trovato in piena notte riverso a terra in una pozza di sangue, ferito da un machete, l’altra sera un 32enne di origine nordafricana è stato gambizzato nel parco tra Cesate e Solaro e scaricato da un’auto all’ingresso del viale del Pronto soccorso dell’Ospedale di Garbagnate. Due episodi a distanza di poche settimane, sempre nella zona boschiva del Parco delle Groane, a Sud della Saronno-Monza, quella che sembra essere diventata ora la zona più frequentata da spacciatori e tossicodipendenti. I carabinieri della Compagnia di Rho stanno indagando per rintracciare il marocchino che mercoledì sera dopo avere sparato al suo connazionale due proiettili calibro 9x21 che gli hanno attraversato entrambe le gambe, è fuggito.

Poi altri due connazionali lo avrebbero caricato in auto e abbandonato per strada davanti all’ospedale di viale Forlanini Garbagnate Milanese. L’uomo, a terra e sanguinante, è stato notato da un ciclista di passaggio che ha chiamato il 112. Quattro i fori di proiettili alle gambe riscontrati dai medici del pronto soccorso oltre ad alcune ferite alle braccia. I carabinieri hanno ascoltato il 32enne anche ieri mattina per farsi indicare il punto esatto in cui sarebbe avvenuta la sparatoria in modo tale da fare un sopralluogo a caccia della pistola o di altri elementi utili alle indagini. Non è chiaro se il ferimento sia avvenuto durante una lite poi degenerata o sia stato un vero e proprio agguato contro il 32enne. Per quanto riguarda il movente, l’ipotesi di un regolamento di conti legati allo spaccio di droga nell’area boschiva del Parco è quella più attendibile. Lo spaccio di sostanze stupefacenti da anni è nelle mani di organizzazioni criminali magrebine e chi non rispetta territori e regole viene punito.

Sale l’allarme per la sicurezza nei sentieri del Parco delle Groane e a ribadire la necessità di interventi coordinati delle Forze dell’ordine è l’assessore regionale alla Sicurezza, Riccardo De Corato. "L’ennesimo episodio accaduto nel Parco delle Groane conferma l’utilità dell’accordo di collaborazione per la realizzazione di interventi integrati di sicurezza urbana e di vigilanza da attuare sul territorio, riproposto 15 giorni fa e già attivato tra luglio e novembre dello scorso anno", rilancia De Corato.

L’accordo nel 2021 ha coinvolto numerosi Comuni interessati dal Parco, in collaborazione con la Provincia di Monza e della Brianza e l’Ente Parco delle Groane. "Un progetto che non solo verrà replicato al Parco delle Groane, ma verrà auspicabilmente esteso anche in altri territori lombardi", ha aggiunto De Corato ricordando l’impegno economico di Regione Lombardia che ha messo a disposizione fino a 3,5 milioni di euro tra telecamere, dotazioni di sicurezza per gli operatori e ore di straordinario per la sicurezza nel Parco delle Groane. In passato il fenomeno dello spaccio e gli atti di delinquenza ad esso collegati, erano concentrati più a nord, oltre la Saronno-Monza: l’ultimo morto nel Parco delle Groane fu trovato il 23 marzo del 2017 a Ceriano Laghetto, era un maghrebino 23enne con precedenti per spaccio. Ci fu una sparatoria nella quale rimase ferito anche un 29enne italiano.

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