Funerali di Giorgio Squinzi, l'ultimo saluto in Duomo: "Addio a un grande imprenditore"

Industria, finanza, politica e sport omaggiano il patron della Mapei

I funerali di Giorgio Squinzi

I funerali di Giorgio Squinzi

Milano, 8 ottobre 2019 - All'ombra del Duomo un lungo applauso e un brano tratto dalla Messa da requiem di Verdi danno l’ultimo saluto a Giorgio Squinzi, ex presidente di Confindustria, patron della squadra di ciclismo della Mapei, del club di calcio del Sassuolo e amministratore unico della Mapei. Squinzi, scomparso il 2 ottobre dopo una lunga malattia, è morto all’età di 76 anni.

A salutarlo, oltre alla moglie Adriana e ai due figli Marco e Veronica, tanti volti noti dai mondi di politica, imprenditoria e sport. Tra i politici presenti, l’ex presidente del Consiglio Romano Prodi, il sottosegretario Ivan Scalfarotto, il prefetto di Milano Renato Saccone, Pierferdinando Casini e l’ex sindaco di Milano Gabriele Albertini. Moltissimi anche gli sportivi, a partire dalla squadra al completo del Sassuolo con l’amministratore delegato Giovanni Carnevali, e le rappresentanze di ciclisti e delle squadre di serie A e di B. Visibilimente commossi i calciatori, ex Sassuolo, Alessandro Matri e Francesco Acerbi, i mister Eusebio Di Francesco e Massimiliano Allegri, l’ex capitano del Milan Franco Baresi, i ciclisti Ivan Basso e Paolo Bettini. «Il dottore era una persona fantastica, un uomo semplice. Il suo ricordo resterà indelebile», ha detto l’attaccante del Brescia Alessandro Matri. «Mi aveva accolto - aggiunge Matri - in un periodo calcisticamente non facile per me. Con poche parole trasmetteva valori importantissimi e una forza incredibile. Non ha mai fatto pesare la sua malattia, spesso era lui a tirare su noi nei nostri momenti difficili. Aveva uno spessore umano immenso ».

resenti anche il presidente dell’Abi Antonio Patuelli, il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, la ex numero uno dell’associazione degli industriali Emma Marcegaglia e Fedele Confalonieri. A celebrare la funzione è stato Erminio De Scalzi, vescovo ausiliare di Milano: «Dobbiamo sciogliere un debito di riconoscenza nei confronti di Giorgio Squinzi», ha detto De Scalzi, in riferimento alla presenza dell’imprenditore nel consiglio di amministrazione della Veneranda Fabbrica del Duomo. A pronunciare l’omelia invece l’Arciprete del Duomo, monsignor Gianantonio Borgonovo, che ha ricordato come: «Ogni istante di vita sulla terra vale come l’infinitá del domani». E ha poi aggiunto:«Quando una persona cara muore si produce in noi un vortice di pensieri». Il «patron» Giorgio Squinzi sarà sepolto nella cappella di famiglia a Pero.  

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