Fuga da AstraZeneca? "Un’iniezione al minuto" / VIDEO

Sono ripartite a pieno ritmo le vaccinazioni anticovid

Vaccinazioni anticovid

Vaccinazioni anticovid

Con la nuova settimana ripartono a pieno ritmo le vaccinazioni con AstraZeneca nella sede del Museo della Scienza e della Tecnologia in via Olona a cura dell’Ospedale San Giuseppe del gruppo Multimedica.

La media è di una iniezione al minuto, una persona vaccinata ogni due minuti in ciascuna delle due postazioni allestite. Qualche defezione c’è: su 537 prenotati ne arrivano 442 (l’82%). Non si sa perché una fetta (il 18%) non si sia presentata, se preoccupata per il farmaco o per motivi organizzativi: molti, apprendiamo all’hub vaccinale, hanno ricevuto solo il giorno prima il messaggio con l’appuntamento da parte del sistema di prenotazione gestito dalla Regione.

Il clima, comunque, non è da "fuga da AstraZeneca", anzi a fine giornata capita sempre che qualcuno si presenti per chiedere se ci siano "eventuali dosi avanzate". Ma non è possibile vaccinarsi se non si ha la prenotazione. Peraltro, "non ci sono mai ‘avanzi’ - spiega Silvana Borghi, referente professioni sanitarie del gruppo Multimedica - perché prepariamo solo le dosi che servono, in base ai presenti". Se in una boccetta, che contiene dieci dosi, ne restassero due, queste verrebbero utilizzate il giorno seguente. "Il contenitore viene sigillato ermeticamente e riposto in frigorifero", sottolineano in via Olona.

L’iter per vaccinarsi si ripete innumerevoli volte al giorno: si entra a gruppi, 10 persone ogni 10 minuti. Viene rilevata la temperatura, poi si va all’accettazione e si compilano i moduli per l’anamnesi. Si attende in sala d’aspetto, si parla con il medico che stabilisce l’idoneità e dopo si procede con l’inoculazione. L’ultima attesa è di 15 minuti, per l’osservazione finale.

"Io ho ricevuto il messaggio 24 ore prima e mi sono dovuta organizzare chiedendo un permesso a scuola", dice Elisa Dalla Noce, di 24 anni, insegnante alle elementari di via Foppette. "Preoccupazioni? Nessuna". Andrea Contin, 49 anni, insegnante di Discipline pittoriche al liceo artistico Einaudi di Magenta. "Mi sono preoccupato il minimo sindacale, più che altro per il clamore. Mi auguro si possa tornare alla normalità: i ragazzi sono in una situazione difficile, di sofferenza".

Il messaggino ad Attilio Amato, professore di matematica e scienza alle medie dell’Istituto comprensivo Thouar-Gonzaga, è arrivato domenica alle 11: "Per fortuna sono riuscito ad organizzarmi. Sul fascicolo sanitario, l’appuntamento era stato cancellato dopo il blocco di AstraZeneca ed è stato inserito oggi. Bsogna dare fiducia alla scienza. I rischi sono maggiori se si contrae il Covid: spiego questo, ai miei ragazzi".

 

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro