FRANCO
Cronaca

Fu con noi nella battaglia per i corpi di ballo

Franco

Grillini*

Ci ha lasciati Carla Fracci. Con lei e col marito Beppe Menegatti abbiamo promosso importanti iniziative, come la conferenza stampa alla Camera dei Deputati del 31 gennaio 2007 che ebbe grande risonanza e fu riportata con evidenza anche dal Times di Londra. Organizzata insieme al coordinatore nazionale corpi di ballo della Slc-Cgil, Gianaugusto Bongiovanni, per salvare la danza e contro la chiusura dei corpi di ballo nelle Fondazioni liriche, con il contributo dell’allora sovrintendente dell’Opera di Roma Francesco Ernani e dell’étoile Giuseppe Picone. Un’iniziativa che ricevette messaggi di adesione e sostegno da molte personalità del mondo della danza, della musica e della cultura, tra cui Rita Levi Montalcini, Roman Vlad, Zubin Mehta, Margherita Hack, Maria Luisa Spaziani, Elisabetta Terabust, Roberto Bolle, Fernanda Pivano, Alda Merini, Franco Zeffirelli e altri.

Da questa iniziativa - anche con la collaborazione della Fracci scaturì una proposta di legge congiunta alla Camera e Senato (PDLn. 2815 del 2007 e DDL 1762 del 2007 ‘Misure urgenti a tutela e salvaguardia della danza, del balletto e dei corpi di ballo’) volta anche alla tutela della figura professionale di ballerine e ballerini. La presentammo al Senato e ricordo che la Fracci contestò con forza e in modo colorito certe politiche culturali e soprattutto il fatto che la danza fosse trattata in Italia come la Cenerentola delle Arti. Anche per questo nella proposta di legge si chiedeva tra altro che nelle Fondazioni liriche fosse destinato un budget percentuale fisso e obbligatorio destinato specificamente alla produzione italiana di balletto e che le Fondazioni fossero simbolicamente rinominate Fondazioni Lirico Sinfoniche e Coreutiche. Anche in onore della Fracci e sul suo esempio dobbiamo fare in modo che in Italia sia possibile finanziare e sostenere i Corpi di ballo nei teatri con la produzione di spettacoli di danza. Serve anche finanziare le scuole di danza di livello professionale, perché la danza fa parte dell’identità culturale dell’Italia, dove è nata e da dove abbiamo esportato maestri e danzatori contribuendo alla sua ultracentenaria storia e alla sua diffusione nel mondo. Un caro saluto e un grande grazie a una donna straordinaria che con la sua Arte ci ha emozionato rendendo più belle le nostre serate e la nostra vita.

*Presidente onorario

Arcigay