Freddato per strada di giorno a Buccinasco: "Noi uniti contro la criminalità"

Seduta straordinaria della commissione antimafia. Un presidio "per testimoniare coesione"

Al microfono Fabio Bottero, coordinatore regionale di Avviso Pubblico

Al microfono Fabio Bottero, coordinatore regionale di Avviso Pubblico

Buccinasco (Milano) - La seduta straordinaria della commissione comunale antimafia era stata chiesta a gran voce dai partiti di opposizione, voluta anche dal sindaco Rino Pruiti e dalla sua maggioranza, convocata pochi giorni dopo l’omicidio di Paolo Salvaggio. Un delitto senza ancora colpevoli: l’11 ottobre, il sessantenne è stato ammazzato a colpi di pistola in pieno giorno, alle 10 del mattino, in via della Costituzione, trafficata strada che attraversa la città. I killer, a bordo di un T-Max, hanno affiancato la bici di Salvaggio, noto broker della droga vicinissimo ai clan dei Barbaro e Papalia, uscito dal carcere per motivi di salute nel 2018, e lo hanno freddato in mezzo alla strada. Poi, sono scappati.

Sulle loro tracce ci sono gli investigatori dei carabinieri di Milano e la Dda. Il numero uno della Direzione distrettuale antimafia Alessandra Dolci ha escluso una guerra di mafia: più probabile un regolamento di conti tra trafficanti di droga, giro da cui Salvaggio sembrava non essere uscito neanche dopo gli anni di carcere.

Si è parlato soprattutto di questo evento che ha scosso la città durante la seduta straordinaria della commissione antimafia del Comune di giovedì sera, presieduta dal sindaco (vice presidente Alberto Schiavone, M5S). I partecipanti, componenti della commissione ma anche presidenti dei gruppi di altri Comuni e rappresentanti delle istituzioni, hanno espresso preoccupazione ma soprattutto "volontà di fare rete, di rimanere uniti. Su questi temi non si può essere divisi, bisogna lottare insieme, perché la criminalità organizzata è ancora sui nostri territori e non possiamo fare finta di nulla", hanno sottolineato il sindaco e il vice presidente Schiavone.

Presente la consigliera Selene Pravettoni in rappresentanza della commissione antimafia regionale. Anche lei ha evidenziato la necessità di "conoscere il fenomeno per combatterlo, informarsi e avere gli strumenti per riconoscere gli atteggiamenti mafiosi". La necessità di fare rete è stata sollevata anche dal presidente della commissione corsichese, Gianluca Vitali, che promuove la costituzione di un gruppo intercomunale per studiare, insieme, strategie concrete. Il prossimo appuntamento è per il 28 ottobre: un incontro pubblico sul tema "Come vota la ‘ndrangheta", preceduto da un presidio dei sindaci di Città metropolitana, per "testimoniare coesione – dicono – nella lotta contro la criminalità organizzata".

 

 

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