Via Foppa: rivolta contro le torri della M4

Sono prese d’aria per le stazioni. Ma sono alte 6 metri, tolgono luce ai palazzi e di loro non s’era mai parlato

Le torri sotto osservazione in via Foppa

Le torri sotto osservazione in via Foppa

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Una volta bastavano le griglie a livello terra, ora non più, come spiega Fabio Terragni, presidente di M4 Spa: "Un regolamento del Comune impone, alla luce di nuove normative, che il ricambio d’aria non possa più avvenire al piano di campagna (tradotto: a livello terra ndr) ma ad almeno 6 metri dal suolo. Per questo si è reso necessario costruire quelle torrette che, segnalo, sono presenti anche lungo il percorso della Metropolitana 5". Quanto alla M4, le torri saranno presenti anche in altre vie, non solo in via Foppa, dove hanno scatenato la protesta dei residenti. Una protesta ricostruita, nei suoi motivi, da Orietta Colacicco, già portavoce del Comitato M4 delle vie Foppa, Dezza e Solari, e ora anche delegata Mobilità di Piattaforma Milano.

«La prima torretta è spuntata a novembre davanti al civico 25 di via Foppa, la seconda a febbraio davanti al civico 58. I residenti si sono chiesti che cosa fossero, a cosa servissero e si organizzati anche con dei legali. A quel punto ho scritto al presidente di M4, Fabio Terragni, chiedendogli a mia volta a che cosa servissero quelle torrette e se fossero provvisorie o permanenti – fa sapere Colacicco –. Il presidente di M4 mi ha prontamente risposto specificando che si tratta di “Torrini di areazione della stazione, elementi architettonici che hanno la funzione di schermare il camino per la presa di aria esterna a servizio dell’impianto di aerazione, condizionamento e trattamento dell’aria dei locali della stazione sottostante”.

Purtroppo – però – nelle numerose e anche recenti presentazioni dei lavori della M4, nelle Commissioni del Municipio 6 e nelle Commissioni Comunali non si è mai parlato di questi elementi. Molti abitanti lungo la via hanno da dire sull’abbassamento del livello estetico e coloro che abitano ai primi piani sono direttamente danneggiati perché privati di luce e visuale. Sia per Foppa 25, che per Foppa 58 sono già aperti contenziosi. E per Foppa 58, una casa d’epoca, c’è stato anche un sopralluogo lo scorso 13 maggio, alla presenza degli avvocati e dei tecnici Comunali e di M4. Risultato: si attende un tavolo tecnico. Quindi – continua Colacicco – è da chiedersi se ci sia una possibilità di spostamento. Nello stesso cantiere, all’angolo fra Foppa e California, c’è un edificio che ha per larga parte un’ area cieca, senza finestre e balconi: posizionare la torre lì avrebbe dato meno disagi".

giambattista.anastasio@ilgiorno.net

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