
Dietro l'offerta di pacchetti di investimento si celava una truffa
Milano – Il sito Fininvestonline.com è stato chiuso dalla Commissione nazionale per le società e la borsa (Consob) per aver pubblicizzato i proprio servizi finanziari attraverso l’uso improprio dei marchi Fininvest e Mediaset, nonché l’utilizzo illecito dell’immagine di alcuni esponenti della famiglia Berlusconi. Questa è solo l’ultima di una lunga serie di operazioni che hanno come obiettivo il contrasto all’abusivismo finanziario che fa leva sulla notorietà di personaggi del mondo istituzionale o imprenditoriale.
Negli ultimi mesi, la piattaforma ha sfruttato il nome e il logo di Fininvest per promuovere falsi pacchetti di investimento. I truffatori utilizzavano anche video generati con l’intelligenza artificiale, in cui appaiono personaggi noti o figure istituzionali, per conferire credibilità alle loro offerte. Sono comparsi anche deepfake del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che invita gli utenti a investire in azioni Fininvest.
Il modus operandi prevede la diffusione di annunci sui social media, in particolare su Facebook, che rimandano a siti web fraudolenti. Questi siti imitano l’aspetto ufficiale di Fininvest, utilizzando loghi e colori aziendali, e invitano gli utenti a inserire i propri dati personali, inclusi numeri di telefono. Una volta ottenute queste informazioni, le vittime vengono contattate da operatori che propongono investimenti iniziali di 250 euro, promettendo rendimenti elevati e garantiti.
Contestualmente, Consob ha oscurato anche quattro siti abusivi di intermediazione finanziaria abusiva: i tratta di Toro500, Trading42 Ltd e Trading42 Financial, Fpmarketseu e AllFinanz Plus. Con questi, sono dieci le piattaforme chiuse questa settimana e 1.226 il totale da luglio 2019, quando l’autorità ha avviato l'attività di repressione dell'abusivismo web.
Per la prima volta l’autorità di vigilanza sui mercati finanziari ha anche esercitato i poteri previsti dal nuovo regolamento europeo in materia di cripto-assets (Micar), bloccando i due operatori non autorizzati Dobibo e Fameexn.