Fifa Awards, parata di stelle alla Scala: Ronaldo diserta, Messi vince / FOTO E VIDEO

Caccia agli autografi, festa in città

Il presidente della Fifa Gianni Infantino abbraccia Messi dopo la consegna del premio

Il presidente della Fifa Gianni Infantino abbraccia Messi dopo la consegna del premio

Milano, 24 settembre 2019 - L’aria del grande evento si respira fin dal mattino. Attorno a piazza della Scala cominciano a spuntare i primi vestiti total black, auricolari all’orecchio, responsabili della sicurezza del Fifa Award 2019. Dal primo pomeriggio, impossibile avvicinarsi non solo al teatro, ma anche a Palazzo Marino. Transenne ovunque, anche se il passante poco avvezzo alle notizie calcistiche ha qualche difficoltà a capacitarsi delle imponenti misure di sicurezza. Chi da Piazza Duomo vuole raggiungere via Turati, deve arrivare fino a metà di Corso Vittorio Emanuele e da lì girare verso sinistra infilandosi nelle strade del centro. Qualche curioso, ben informato sul parterre de roi della serata, prova a informarsi dagli uomini della security.

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Risposta netta: «Mettetevi il cuore in pace, ragazzi, è difficile che riuscirete a scorgere qualcuno». Qualche buontempone la butta sul ridere («Noi eravamo qui per vedere le fidanzate dei calciatori...»), strappa un sorriso ma non il permesso di andare oltre il largo perimetro designato, dove oltre allo spiegamento di divise si nota un drone che riprende ogni spostamento dall’alto. I cacciatori seriali di autografi e selfie si sparpagliano in manipoli, da via Andegari a Silvio Pellico fino al termine della Galleria, sbirciano attraverso i teloni verdi. Qualche fortunato vede passare Paolo Maldini nei pochi metri che lo dividono dalla portiera dell’auto a uno dei varchi d’ingresso. La maggior parte dei protagonisti li attraversano direttamente dentro gli enormi van dai vetri oscurati. Piazza Scala è tutta per l’élite mondiale del pallone. Tra i finalisti Messi, Van Dijk e Ronaldo (assente per infortunio) e glorie passate (da Pirlo a Gullit, presentatore insieme a Ilaria D’Amico, fino Mourinho nella città del Triplete conquistato con i vari Eto’o, Julio Cesar, Materazzi). Inter e Milan sfilano con la dirigenza al completo, da Steven Zhang a Ivan Gazidis. Ronaldo, quello brasiliano fresco di 43° compleanno, rappresenta ambo le sponde del Naviglio. Smacco per il «Paese organizzatore»: non c’è un italiano in nomination se non Chiellini e la Gama per il miglior 11 maschile e femminile, poi c’è De Ligt con fidanzata al seguito. Alla fine vincono Leo Messi e Megan Rapinoe rispettivamente come miglior giocatore e giocatrice, Klopp ed Ellis tra gli allenatori, Bielsa per il Fair Play, Allison e van Veenendaal tra i portieri, la brasiliana Silvia Grecco come miglior fan. Milano domina, ma solo per la location che offre. In attesa che a splendere siano anche i campioni nostrani.

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