Ferragosto: una tradizione lunga 2mila anni

Susanna

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È più antica del Cristianesimo, eppure non solo non è mai passata di moda, ma addirittura è diventata via via più importante: da sempre Ferragosto è cerchiata in rosso sul calendario degli italiani. Voluta dall’imperatore Augusto, nel 18 ac., il nome della festività, deriva dal latino Feriae Augusti, ossia “riposo di Augusto”: un momento di pausa dal lavoro in cui avevano luogo celebrazioni, giochi e feste pagane. Una festività ripresa dal cristianesimo per celebrare l’assunzione della Vergine Maria. Nel corso dei secoli, l’unione fra sacro e profano ha reso Ferragosto una ricorrenza a cui sono legate diverse tradizioni. Quella più iconica è la grigliata. Al mare, in montagna, vicino a un corso d’acqua, in campagna, su un terrazzo: bastano qualcosa di buono da mangiare, un barbecue e degli amici. Carne, verdure grigliate, del buon vino. Le tradizioni vanno rispettate, ma sempre senza eccedere. Ecco, allora che mettere sulla grigia un petto di pollo diventa la scelta migliore. Una pietanza semplice, sana e light ideale per tutta la famiglia, sia per chi vuole contenere un po’ le calorie, ma anche per i bambini e le persone anziane: si tratta, infatti, di un alimento facilmente digeribile. Meglio ancora se proveniente da allevamenti bio certificati: “Perché le tradizioni vanno rispettate, proprio come la nostra salute”, sottolinea Manuela Mapelli, brand ambassador Fileni. Anche per il bere bisogna sfatare un luogo comune, non è obbligatorio stappare una birra con la carne alla griglia, si può bere anche vino. Il segreto è scegliere la bottiglia giusta, e per questo basta seguire le regole base degli abbinamenti vino, cibo. “Un buon vino è ristoro per l’anima: un prodotto che nasce dalla terra e finisce per essere sinonimo di convivialità va apprezzato e sorseggiato pensando all’amore che c’è dietro”, dice Ondine de la Feld, Ceo della Tenuta di Tavignano, famosa per la produzione di Verdicchio.