REDAZIONE MILANO

Favoreggiamento del terrorismo: l’amica della “foreign fighter“ arrestata dalla polizia albanese

La donna ora è accusata. di aver fatto parte. del gruppo di Fatima. attivo con l’Isis in Siria

Fornì appoggio logistico e aiuto economico per la fuga in Siria a Maria Giulia Sergio “Fatima“ (nella foto) e a suo marito, partiti per unirsi all’Isis. In manette a Tirana è finita Lubjana Gjecaj, 43 anni, madre di tre figli, condannata a 3 anni di reclusione per favoreggiamento nel 2016. Il suo compagno, l’albanese Dritan Gjecaj, processato con gli stessi capi d’accusa, era stato assolto per non aver commesso il fatto. La donna è stata arrestata a seguito di ordine di cattura internazionale da parte delle autorità giudiziarie italiane. L’Italia ne ha ora chiesto l’estradizione. La Gjecaj, albanese come Aldo Kobuzi, il marito di Maria Giulia Fatima scomparso come la moglie in Siria, avrebbe aiutato lui e Fatima nel 2015, ospitandoli e poi pagando loro i biglietti aerei per la Turchia, prima tappa del viaggio verso la Siria.

La condanna di Gjecaj ne segue altre spiccate in questi anni a carico di componenti della rete d’aiuto e sostegno a Maria Giulia Sergio, scomparsa nel gennaio 2015 di lì in poi inserita nell’elenco dei grandi ricercati quale prima foreign fighter donna italiana. Su Fatima pende la condanna a nove anni per terrorismo spiccata nel 2016 dal Tribunale di Milano, sentenza confermata in appello nel 2018 e dalla Cassazione nel 2019. Di lei, dopola partenza per la Turchia, prima tappa del viaggio in Siria per unirsi all’Isis, non ci sono notizie. M.A.