Farmaci, ambulanze e medici in soccorso ai terremotati siriani

Migration

di Alessandra Zanardi

Missione solidarietà. Sono partiti ieri mattina dall’aeroporto militare di Pisa, con mezzi dell’Aeronautica militare, gli aiuti umanitari post terremoto messi a disposizione dal Gruppo ospedaliero San Donato per l’emergenza in Siria. Sarà la Mezza luna rossa siriana a ricevere e distribuire il materiale: si tratta di quattro ambulanze, medicinali, dispositivi medici e vestiario, per un totale di circa 50mila pezzi. Oltre al materiale sanitario, il Gruppo San Donato ha messo a disposizione un’équipe di medici che opereranno nell’ospedale di Latakia, a supporto del personale locale. Una prima squadra di specialisti, partita ieri, è composta dal cardiochirurgo Youssef Tammam del Policlinico San Donato, dai chirurghi ortopedici Lorenzo Mosca e Denis Andrade e dal chirurgo maxillo-facciale Camilla Baserga dell’istituto Galeazzi-Sant’Ambrogio. Sul posto, i medici italiani verificheranno il tipo di assistenza necessaria e saranno poi raggiunti da altri colleghi, che verranno reclutati in base alle esigenze indicate dalla Mezza luna rossa. Si tratta infatti di capire quali siano, in questo momento, i bisogni più urgenti.

"Il dramma che ha colpito le popolazioni di Turchia e Siria ha suscitato dolore ed emozione a livello mondiale e noi, come principale operatore privato della sanità di un grande Paese come l’Italia, abbiamo sentito il dovere di intervenire offrendo il nostro contributo – sono le parole di Kamel Ghribi, vicepresidente del Gruppo San Donato –. Siamo consapevoli che l’emergenza è tale per cui nessuno da solo può riuscire a fare la differenza: proprio per questo serve il contributo del più alto numero possibile di soggetti pubblici e privati". L’operazione è stata realizzata in accordo con la Farnesina e il Ministero della difesa. "Le modalità attraverso cui si è sviluppata la collaborazione col Governo – prosegue Ghribi – ci confermano che la partnership pubblico-privato è la strada più efficace per realizzare obiettivi di interesse generale".

Anche nel nostro Paese, in seguito al terribile terremoto di domenica scorsa in Siria e Turchia, si è messa in moto una macchina della solidarietà che vede il contributo di istituzioni, associazioni e privati. Dalle grandi realtà ai singoli cittadini, sono tanti i soggetti che stanno cercando di garantire aiuto attraverso raccolte di denaro, o invio di vestiti e alimenti a lunga conservazione, a supporto dei feriti e degli sfollati.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro