Fallimento Genia Energia a San Giuliano: Comune non deve risarcimento a Eni

Il Tribunale di Milano ha respinto la richiesta di Eni di risarcimento di 16 milioni di euro al Comune di San Giuliano per i debiti contratti da Genia Energia. Il Comune non deve alcun risarcimento e deve invece rimborsare le spese legali a Eni.

Fallimento Genia Energia, il Comune non deve alcun risarcimento a Eni

Fallimento Genia Energia, il Comune non deve alcun risarcimento a Eni

Vittoria del Comune di San Giuliano sul colosso Eni: per l’affaire Genia, l’ente locale non deve alcun risarcimento alla società del cane a sei zampe. È quanto ha stabilito il tribunale, mettendo la parola fine a una vicenda giudiziaria che si trascina da anni. Dopo il fallimento di Genia Energia (una delle società della galassia Genia, la municipalizzata di San Giuliano travolta dai debiti), Eni aveva presentato il conto al Comune, pretendendo un risarcimento di oltre 16 milioni di euro per i debiti contratti, a proprio danno, da Genia Energia. La corposa richiesta era stata avanzata nel 2017. Ora il provvedimento del tribunale di Milano, che ha rigettato la domanda di Eni, è diventato definitivo. "Nessun risarcimento da parte del Comune: è quanto emerge dal provvedimento del Tribunale milanese, ora passato in giudicato – rimarca il sindaco Marco Segala -. Un epilogo che segna un punto importante a favore dell’ente, contribuendo a fare chiarezza. Siamo particolarmente soddisfatti per l’esito del contenzioso e addirittura il mancato ricorso da parte di Eni è forse il segnale più chiaro che ne stabilisce l’infondatezza probatoria e giuridica". La richiesta dell’ex Ente nazionale idrocarburi si basava su una serie di motivazioni che, per altro, contestavano al Comune l’omesso controllo sull’universo Genia. "È stata naturalmente confermata la condanna di Eni al rimborso delle spese legali all’ente, oltre agli oneri e accessori, pari a circa 121mila euro". "Desidero ringraziare – ancora il sindaco - i legali dello Studio associato Casella - Brambilla Pisoni - Borasi per la determinazione con cui hanno seguito questa vicenda e la tenacia con cui hanno sostenuto le motivazioni, tecniche e giuridiche, che il tribunale ha riconosciuto come fondate e pertinenti".

Alessandra Zanardi