REDAZIONE MILANO

Inchiesta mafia in appalti per Expo, Boccassini: "Cosa Nostra è anche in Lombardia"

"Garantiremo agli indagati un processo rapido e quindi si procederà con la richiesta di rito immediato"

Ilda Boccassini e Francesco Greco (La Presse)

Milano, 6 luglio 2016 - L'indagine che oggi ha portato arrestare 11 persone "è importante" in quanto questa volta "segnala" in Lombardia non "le infiltrazioni di 'ndrangheta, ma di Cosa Nostra".  Queste le parole del procuratore aggiunto e coordinatore della Dda milanese, Ilda Boccassini. "Garantiremo agli indagati un processo rapido e quindi si procederà con la richiesta di rito immediato e alla trascrizione in tempi brevi di tutte le intercettazioni" che sono alla base dell'indagine, ha aggiunto il magistrato. 

Fiera Milano ed Expo non c'entrano nulla con l'operazione che questa mattina ha portato all'arresto di 11 persone (7 in carcere e 4 ai domiciliari). "Non è un'indagine su Fiera Milano - ha precisato il pm della Dda Paolo Storari - questa è un'indagine sul Consorzio Dominus e su Giuseppe Nastasi che si sono infiltrati in Fiera Milano. Expo si è servita di Fiera Milano per la realizzazione di alcuni stand. Non è Expo che non ha controllato - ha puntualizzato ancora il magistrato - è Nolostand che non ha controllato". Il problema è che Nolostand (società commissariata dalla sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Milano per un periodo di tre mesi prorogabili al massimo per tre mesi) "fa affidamenti diretti, non gare pubbliche, perché da un punto vista legislativo non è tenuta a farlo". Il che, ha messo in chiaro Ilda Boccassini, "non è un problema nostro, ma del legislatore. Un ente pubblico che non fa gare pubbliche impone una riflessione".

Quella messa a nudo dall'indagine dei magistrati di Milano e dalla Guardia di finanza "e' una vicenda inquietante", ha detto il procuratore della Repubblica di Milano, Francesco Greco. "Siamo a un punto delle indagini che ha portato alle misure cautelari ma le indagini stanno proseguendo - ha aggiunto Greco -. Ci sono tutta una serie di operazioni di riciclaggio all'estero ancora da verificare". Circostanza confermata dal procuratore aggiunto Ilda Boccassini, che parla di "prima fase" dell'indagine. "E' stato vincente il lavoro di squadra dei magistrati della procura e della Guardia di Finanza".