Qual è stata l’estate più fredda di sempre? Ecco gli anni peggiori del 2024

Pioggia, temperature basse, persino nubifragi: nell’età contemporanea ci sono state belle stagioni che sono state belle solo di nome

Estate al freddo (Archivio)

Estate al freddo (Archivio)

Milano, 26 giugno 2024 – Quando la smette di piovere? Quando arriva davvero l’estate? Sono sicuramente queste due delle domande che circolano di più fra bar, edicole, parchi, aree davanti ai cantieri e altri luoghi di ritrovo al Nord e in Lombardia. La primavera praticamente “saltata” e un inizio di bella stagione ancora tormentato da precipitazioni e temperature sotto la media hanno segnato umore e abitudini di gran parte di noi. E il momento di instabilità non sembra concluso. 

Quell’estate al gelo

Ma ci sono periodi storici paragonabili a quello attuale? È, questa, un’altra curiosità legata a settimane che potrebbero passare alla storia come fra le più fresche del nuovo secolo (motivando battute e motti del genere “ma ti ricordi l’estate del 2024?”).

Spulciando nelle statistiche meteo incappiamo nella storia dell’estate del 1976, considerata la più fredda dell’età contemporanea, almeno in Italia. Parliamo, in questo caso, dei giorni fra la metà di luglio e la fine di agosto. Quarantotto anni fa, infatti, al contrario di quello che sta accadendo quest’anno, l’estate iniziò con un clima dal segno decisamente opposto a quello attuale. Si ebbe, infatti, un periodo di estrema siccità, soprattutto nella zona della pianura padana. 

La svolta (in peggio)

A metà di luglio cambiò tutto. L’anticiclone che aveva dominato per oltre sei mesi abbandonò di colpo l’Italia, portando violenti temporali al nord. Iniziarono a dominare correnti perturbate legate al “trasferimento” anomalo dell’anticiclone sulla regione scandinava.

Nell’agosto 1976 l’Italia fu oggetto di gocce fredde – come quella che starebbe prolungando il maltempo in questi giorni – flusso perturbato atlantico e, dopo il 17 del mese, di un’intensa irruzione artica in arrivo direttamente dal Polo.

Effetti e temperature

Un tale quadro climatico portò a una serie di alluvioni, che misero a rischio le colture (per esempio quelle del vino in Piemonte) e provocarono molte vittime. Nella Brianza Monzese, per esempio, ad agosto caddero 200 millimetri di pioggia. In provincia di Brescia non si andò mai oltre i 28° di massima, con soli tre giorni oltre i 26°.

A Milano si ebbe una temperatura media sotto i 20°, con una temperatura massima media che sfiorò solo i 25° (24.8). Si ebbe pioggia in 20 giorni su 31. Più in generale in tutta Italia la temperatura media fu oltre 3 gradi sotto la media del periodo 1971-2000

E nel nuovo secolo?

Simile all’estate del 1976 fu quella del 2002. Anche allora avemmo un giugno molto caldo (punte di 36° a Milano) seguiti da luglio e agosto freschi, quando non autunnali (a parte una decina di giorni piuttosto caldi ad agosto).

L’arrivo di masse d’aria fresca sul Mediterraneo portò a precipitazioni e grandinate, con chicchi di dimensioni eccezionali. Neve cadde sulle alture oltre i 1.600 metri, i millimetri di pioggia al nord furono 170 ad agosto.