
Estate lontana dal 2019, i centri chiusi pesano
di Mariachiara Rossi
Non è stata una stagione semplice per Milanosport. La società del Comune che si occupa di gestire le piscine outdoor e indoor presenti sul territorio, 20 al momento, non ha potuto contare su due dei suoi centri più grandi Suzzani e Argelati - “Il Lido“ era già chiuso da tempo - che storicamente accoglievano centinaia di appassionati di nuoto o della tintarella estiva, sfruttando in maniera incompleta l’estate del ritorno alla normalità.
Secondo i dati ufficiali di Milanosport nei centri balneari con vasche scoperte (Romano, Saini, Sant’Abbondio, Cardellino) l’affluenza ha raggiunto quota 127mila persone dal primo giugno, un numero da sommare a quello del primo semestre e che in totale raggiunge approssimativamente la cifra del milione di visitatori. Ancora lontana da quella del 2019 - oltre 2 milioni di presenze - ma che potrebbe velocemente aumentare grazie agli abbonamenti ai corsi invernali. "Abbiamo notato una forte fidelizzazione dei clienti nel corso dell’ultimo anno" spiega la presidente degli impianti sportivi Rosanna Volpe "Rispetto al passato molte famiglie si sono portate avanti iscrivendo i bambini alle sessioni di gruppo". In questo contesto, uno dei centri sportivi più belli gestiti sul capoluogo, Saini, chiuderà ad ottobte per degli interventi di ristrutturazione che si inseriscono nella chiara volontà del Comune di offrire al pubblico strutture all’avanguardia in vista di Milano-Cortina 2026, riducendo i gosti di gestione. Il centro polifunzionale, uno dei più suggestivi dal punto di vista architettonico, infatti, verrà assegnato in concessione per la durata di 50 anni all’Università Statale di Milano che si occuperà di sviluppare un restauro sulla base di un piano progettuale presentato al Comune. "Si parla di cifre attono ai 40-50 milioni di euro. In questi casi l’intervento dei privati diventa essenziale". Il mantenimento di impianti di migliaia di metri quadrati, unito al caro energia, ha chiaramente pesato sulle casse e sul bilancio della società: "L’incremento dei prezzi è andato di pari passo con quello dei competitor, abbiamomaggiorato del 12% il costo dei corsi annuali e pentamestrali che inizieranno a partire dal 25 settembre 2023. Cifre che sono comqunue inferiori rispetto a quelle applicate dai privati".