Bruno Villois Le ultime previsioni sull’economia italiana e sul Pil sono migliorative alle precedenti e passano, per l’anno in corso, da un segno meno e ad uno zero o ad un +02-04. Se cosi fosse Milano e la Lombardia dovrebbero superare il +1-1,2%, grazie alla dinamicità del tessuto economico, manifatturiero, del commercio e ricettivo e agroalimentare. I primi due determinano l’80% del Pil lombardo, mentre per Milano la spunta per distacco il commercio, ricettivo e servizi. A fianco delle tre componenti citate, in questi ultimi 15 anni, è decollato il settore delle costruzioni, diventato per l’occupazione un punto di riferimento importante, dopo decenni in cui l’edilizia era quasi congelata. A sbloccarla sono stati i due sindaci Albertini e Moratti, facendola ridecollare, soprattutto ad Albertini si deve l’ampiezza della modernizzazione che ha rigenerato interi quartieri in abbandono, rendendoli, come Porta Nuova, fiori all’occhiello per attrarre investitori esteri e insediamenti di head quarter di giganti dell’economia mondiale. Parimenti il commercio ha allargato il suo perimetro attrattivo per i turisti e il ricettivo alberghiero ha fatto altrettanto triplicando gli alberghi 5 stelle e ogni tipo di offerta. Questi brillanti risultati, che hanno portato il reddito procapite dei milanesi a superare i 40mila euro, di oltre 13 superiore a quello nazionale, sono stati raggiunti grazie alla capacità di fare squadra tra politica, rappresentanze datoriali, capitanate da Ascom e Assolombarda, ma anche dai sindacati dei lavoratori, senza dimenticare la cultura e l’istruzione, le quali primeggiano in italia e - grazie ad alcuni atenei - anche a livello continentale. Fare squadra per dare sviluppo e miglioramento della qualità della vita di ogni ceto sociale, con grande attenzione a quelli più deboli, dovrebbe diventare il modus operanti nazionale in modo da proiettarsi nel futuro e garantire stabilità e crescita sostenibile. Clonare il “campus” Milano, adattato a mentalità e stili di vita diversi, sarebbe un toccasana per l’intera Italia.

Cronaca

Barometro Lombardia



Bruno
Villois
Le ultime previsioni sull’economia italiana e sul Pil sono migliorative alle precedenti e passano, per l’anno in corso, da un segno meno e ad uno zero o ad un +02-04. Se cosi fosse Milano e la Lombardia dovrebbero superare il +1-1,2%, grazie alla dinamicità del tessuto economico, manifatturiero, del commercio e ricettivo e agroalimentare. I primi due determinano l’80% del Pil lombardo, mentre per Milano la spunta per distacco il commercio, ricettivo e servizi. A fianco delle tre componenti citate, in questi ultimi 15 anni, è decollato il settore delle costruzioni, diventato per l’occupazione un punto di riferimento importante, dopo decenni in cui l’edilizia era quasi congelata. A sbloccarla sono stati i due sindaci Albertini e Moratti, facendola ridecollare, soprattutto ad Albertini si deve l’ampiezza della modernizzazione che ha rigenerato interi quartieri in abbandono, rendendoli, come Porta Nuova, fiori all’occhiello per attrarre investitori esteri e insediamenti di head quarter di giganti dell’economia mondiale. Parimenti il commercio ha allargato il suo perimetro attrattivo per i turisti e il ricettivo alberghiero ha fatto altrettanto triplicando gli alberghi 5 stelle e ogni tipo di offerta. Questi brillanti risultati, che hanno portato il reddito procapite dei milanesi a superare i 40mila euro, di oltre 13 superiore a quello nazionale, sono stati raggiunti grazie alla capacità di fare squadra tra politica, rappresentanze datoriali, capitanate da Ascom e Assolombarda, ma anche dai sindacati dei lavoratori, senza dimenticare la cultura e l’istruzione, le quali primeggiano in italia e - grazie ad alcuni atenei - anche a livello continentale. Fare squadra per dare sviluppo e miglioramento della qualità della vita di ogni ceto sociale, con grande attenzione a quelli più deboli, dovrebbe diventare il modus operanti nazionale in modo da proiettarsi nel futuro e garantire stabilità e crescita sostenibile. Clonare il “campus” Milano, adattato a mentalità e stili di vita diversi, sarebbe un toccasana per l’intera Italia.

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