
Dal barbiere
Milano - "Taglio capelli fin da quando avevo 18 anni. Ma nel 2016, dopo un infarto, ho dovuto chiudere la mia attività in zona Bicocca. Ho perso il lavoro, poi la casa. Ho dormito in auto e nei centri di accoglienza. Finalmente la vita ricomincia a sorridermi, grazie ai benefattori che ho incontrato". Emilio Altavilla ha 50 anni e tra una manciata di giorni potrà aprire il suo nuovo salone da parrucchiere all’interno di Cascina Vita Nova in via Scanini 42, a Baggio, che sarà un luogo di accoglienza gestito da Fondazione Progetto Arca. Emilio diventerà il parrucchiere degli ultimi, grazie alla fondazione e all’azienda bergamasca Professional by Fama che gli ha donato arredi, strumenti e prodotti.
Adesso non dorme più in auto né nei dormitori, "vivo in una casa popolare e percepisco il reddito di cittadinanza ma ancora per poco: finalmente avrò di nuovo un lavoro e nello stesso tempo potrò aiutare persone in difficoltà. Nella mia ‘vita precedente’ ho sistemato le capigliature di tante persone, anche dello spettacolo, perché ho lavorato in studi televisivi. Ma vedere la gioia di chi non ha niente, che si rallegra guardandosi allo specchio dopo un semplice taglio di capelli, non ha prezzo". Ha già cominciato in via Sammartini 106, nella Casa del Volontariato di Progetto Arca, da ieri (fino al 1° ottobre) trasformato in temporary store dedicato alla bellezza per le persone senza dimora: a disposizione sedute lavatesta, poltrone, specchi e non solo, per regalare ogni giorno 20 tagli di capelli e tinte a uomini e donne in difficoltà. Alla fine di ogni trattamento, il "cliente" sceglie anche accessori e abiti nuovi. I parrucchieri all’opera sono dipendenti dell’azienda bergamasca di prodotti per capelli Professional By Fama, che festeggia i suoi 40 anni "non facendoci un regalo ma facendolo a qualcuno" spiega il Ceo Simone Cavalli. Di Emilio "ci ha convinti la sua immensa passione e la voglia di rimettersi in gioco". Alberto Sinigallia, presidente di Fondazione Progetto Arca, sottolinea che "prendersi cura di sé è fondamentale e lo è ancora di più quando si sta attraversando un momento di difficoltà. Siamo casse di risonanze: se percepiamo il bello, risuoneremo bellezza. E la bellezza accende il cambiamento".