Milano è finita di nuovo nella morsa del maltempo ieri notte e per buona parte della mattinata. Conseguenze: allagate dal Lambro via Umiliati e una porzione di via Rilke, a sud est. Mentre i quartieri a nord sono stati risparmiati dal Seveso anche perché è entrata in funzione la vasca di laminazione del Parco Nord che può trattenere fino a 275mila metri cubi d’acqua. Il Seveso "non esonda più perché – il commento del sindaco Giuseppe Sala – abbiamo una vasca di laminazione a Bresso e altre sono in preparazione. Perché esonda il Lambro? Perché non c’è una vasca di laminazione. Ne stiamo discutendo con Regione Lombardia dato che andrebbe fatta anche in questo caso fuori dal territorio milanese". Dove? A che punto è il progetto anti esondazione del Lambro? Intanto, focus sulle piogge di ieri: "A soli due giorni di distanza dall’ultima allerta, di nuovo abbiamo avuto piogge intense tra le 3 e le 9.30: in città sono caduti dai 35 ai 45 millimetri di pioggia, in Brianza 45-50, a nord 60-70 – ha riferito l’assessore alla Sicurezza Marco Granelli –. Il Seveso è arrivato alla soglia dell’esondazione e quindi abbiamo aperto la vasca, alle 8.15, che ha raccolto acqua per 3 ore abbondanti, riempendosi tutta". Adesso il focus è sul Lambro. Le opere anti piena ci sono ma si trovano principalmente a nord, dal Comasco in giù. "L’innalzamento problematico del livello del fiume – spiega Granelli – avviene soprattutto a sud del parco di Monza e da Monza fino a Milano, nella parte più urbanizzata". Ieri "il livello è salito molto, arrivando a Brugherio, alle porte di Milano a 3,03 metri e a Milano a 2,62-2,65. E così si sono allagati parzialmente alcuni prati nel Parco Lambro" e alcune strade. "Dalle 4 le squadre di MM e di Protezione civile erano al quartiere Ponte Lambro e sul fiume a compiere tutte le manovre possibili per ritardare e limitare l’allagamento delle strade".
Ma la futura vasca, dove sarà? "Il progetto che si sta mettendo a punto, e che vede attorno al tavolo Regione, Comune, Aipo, MM e altri enti – ha spiegato – riguarda l’area di laminazione di Monza in località Cascinazza: potrà contenere un milione e mezzo di metri cubi d’acqua. È in fase di progettazione". Non solo: il mese scorso, l’assessore al Territorio e Sistemi verdi di Regione Lombardia, Gianluca Comazzi, aveva fatto sapere che "abbiamo deciso, nell’ultimo tavolo di confronto, di utilizzare 1,5 milioni per eliminare due traverse sul fiume Lambro non più utilizzate, che contribuiscono ad alzare il livello del fiume". Si trovano a nord di Monza e al confine tra Milano e San Donato. Ora, "l’intensificarsi di questi fenomeni meteorologici – ha evidenziato ieri – impone un’accelerazione nella realizzazione di infrastrutture. Sul Lambro – conferma – stiamo avviando la progettazione di una nuova vasca in un’area a sud di Monza. Sul fronte del contrasto al dissesto idrogeologico, Regione ha stanziato più di 1 miliardo di euro negli ultimi 5 anni e nei prossimi mesi saranno completate ulteriori vasche di laminazione: un obiettivo ormai vicino è l’apertura delle aree golenali di Cantù e delle vasche di Senago", a nord. Ma "al Comune – conclude – chiediamo di fare la sua parte, garantendo una manutenzione accurata di tombini, pozzetti e della rete fognaria".