"El tanta la mia tusa" o fa la corte

Emilio

Magni

altra mattina a pochi metri dal "canton di ball", dove gli anziani amano radunarsi per chiacchierare un po’, è passato un giovane dall’aspetto molto curato e dall’aria assai seria e sorridente, proprio un bel ragazzo. Vedendolo così da vicino Carletto si è profuso in saluti e sorrisi nei suoi confronti. Lo ha salutato più volte con grande cortesia. Quello ha risposto con altrettanta cordialità. A questo punto Carletto si è sentito in dovere di rendere partecipi anche gli amici del "canton". Ha spiegato che quel "bagaj le" si chiamava Giancarlo ed era un tipo molto serio e già con un buon lavoro ancorché fosse ancora assai giovane. Ha aggiunto con aria prima compiaciuta poi con una punta di sconforto: "Da un pu de temp el tanta la mia tusa, ma quella stupida lì la fa finta de nagott". Tutti hanno capito che, come si dice oggi, il ragazzo faceva il filo alla figlia del Carletto, ma a questa, sembra, non gli interessasse. Dunque per "tanta" (dal verbo "tantà") non vuol dire "tanta roba", come quantità. Ma "fare il filo", fare la corte a una ragazza?. Proprio così anche se il verbo possiede altri analoghi significati. Il verbo "tantà" è pressoché sconosciuto nel dialetto milanese della Milano città. E’ stato molto in uso invece in quello brianzolo (leggera variante del meneghino), in particolare dell’Alta Brianza. L’amico Luis de Melz (Luigi Manzoni di Melzo) enciclopedico e cultore del dialetto ha scoperto che il termine è elencato nel "Breve dizionario del dialetto monzese e brianzolo" di Felice Camesasca. Il significato è "tentare", "stuzzicare", "prendere approccio", "cercare di parlare con qualcuno". Camesasca non prende in considerazione l’amore e il conseguente "fare il filo". Mi ricordo però mia mamma, la quale quando veniva a sapere di qualche amore appena sbocciato in un ragazzo per una ragazza diceva: "El tanta quela tusa le". Quando ormai l’amore era fiorito e consolidato si diceva : "Quei dü lì se parlan". Qualunque intensità avesse quel rapporto tutto era ridotto a un "parlare".

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro