"Ecco perché tengo il laghetto ai massimi livelli"

Il gestore Matteo Penati: "In un periodo di siccità è giusto preservare l’acqua presente negli invasi"

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"Emergenza idrica", dopo il sopralluogo effettuato al laghetto di Milano 3 e alla cava Usai di Basiglio, il comprensorio spiega perché viene tenuto alto il livello delle acque. "Sono i consorzi di bonifica (per Basiglio il consorzio Est Ticino-Villoresi), a consigliare di non sprecare la risorsa idrica e di mantenere gli invasi dove possibile ai massimi livelli". Il gestore Matteo Penati, che ha in essere una convenzione con il comprensorio di Milano 3 per la supervisione e il mantenimento del livello del lago, ha presentato una relazione dettagliata sulla vicenda. Relazione richiesta da Luca Ruffini, amministratore del Supercomprensorio di Milano 3, a seguito dell’allarme lanciato dalla sentinelle dell’associazione Parco Sud, che evidenziano un livello d’acqua troppo alto nel lago di Basiglio a seguito di interventi al Lago dei Cigni.

"Ho fatto personalmente un sopralluogo del lago percorrendo a piedi le sue sponde e ho constatato acqua limpida con circa 2 metri di fondo visibile, la presenza di molti pesci in ottima salute, la presenza di molti pescatori soddisfatti delle loro prede, e in corrispondenza del canale di ingresso delle acque meteoriche la presenza di materiale galleggiante di origine penso vegetale e naturale, lì accumulato perchè una paratia impedisce ai corpi galleggianti di disperdersi nel lago – spiega Matteo Penati –. C’erano anche due pescatori che pescavano all’interno del canale e alle mie domande hanno risposto che non avevano visto pesci morti, ma avevano pescato alcuni pesci proprio nel canale". Durante il sopralluogo è stato constatato che il livello delle acque è 11 centimetri al di sotto della soglia massima. "Visto ciò non capisco questo allarmismo – aggiunge Penati –. Ho con il comprensorio di Milano 3 una convenzione che mi obbliga a pompare e smaltire nei miei canali e campi le acque in eccesso qualora il livello superi il punto di massimo".

"L’attuale situazione di estrema siccità e mancanza di accumuli d’acqua negli invasi – aggiunge Penati – garantisce a oggi una disponibilità della risorsa idrica agli agricoltori pari al 50% delle competenze di diritto. Se la situazione non migliorerà si avrà una perdita di raccolto superiore al 50% con sicuri aumenti incontrollati dei prezzi dei cereali nei mesi autunnali coincidenti con il periodo di raccolta. I consorzi di bonifica consigliano di non sprecare la risorsa idrica e di mantenere gli invasi dove possibile ai massimi livelli. Ciò mi autorizzerebbe anche a concordare la possibilità di superare il massimo livello del lago in modo da immagazzinare più acqua possibile. Penso di avere più che motivato il perché non ho ritenuto necessario abbassare il livello del lago, se non altro perchè non ha superato il massimo livello".

Mas.Sag.

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