Un velivolo di Easyjet
Milano, 6 novembre 2015 - Non c'è pace per i passeggeri italiani bloccati a Sharm el-Sheikh, sul Mar Rosso, a causa dell'emergenza terrorismo. Il rientro in patria, nello scalo di Malpensa, era stato previsto intorno alle 3:45 di domani. Poi, ultimo momento, lo stop. "Nonostante gli sforzi che Easyjet sta portando avanti con le autorità britanniche, italiane ed egiziane, il piano di recupero dei passeggeri italiani previsto per questa sera non è più attuabile - precisa la compagnia -. Malgrado questo problema sia al di fuori del nostro controllo, ci scusiamo con i nostri passeggeri per il disagio. Tutti i clienti riceveranno assistenza in loco, ospitalità in hotel e continueremo a tenerli informati".
Da stamattina è stato un continuo tira e molla. Le autorità egiziane avevano prima negato il permesso al decollo da Sharm El Sheikh a tutte le compagnie britanniche, e l'hanno autorizzato solo per un numero esiguo di voli, tra cui anche quello verso Malpensa previsto questa sera. Poi la sospensione da parte degli egiziani e una nuova apertura. Fino all'ultimo diniego. Una vera e propria odissea iniziata mercoledì scorso, con la sospensione di tutti voli per Sharm el Sheikh fino al 12 novembre, su precisa indicazione delle autorità britanniche e tra questi anche il collegamento da Milano Malpensa operato tre volte alla settimana. Questo significa che easyJet ha dovuto cancellare il volo in partenza da Sharm El Sheikh a Malpensa previsto per giovedì, con 157 passeggeri prenotati.