
Viaggio all’interno del centro di distribuzione Amazon Prime Now di Affori
Milano, 3 ottobre 2017 - Acqua, latte, banane, zucchine. Quando Amazon svela i prodotti più acquistati tramite il servizio Prime Now, scopri che la spesa di tutti i giorni si è spostata online. Su internet si compra quello che fino a poco tempo fa si cercava nei supermercati e prima ancora nell’alimentari di fiducia. Non solo tecnologia, pezzi di ricambio. Ma beni di prima necessità. Amazon Prime Now è un business che rende: «Già a un anno dall’apertura a Milano, i volumi erano duplicati» spiega Simona Sisca, responsabile della parte operativa. Numeri segreti, ma quel paragone tra Milano e Los Angeles è un bilancio significativo.
Il 3 novembre 2015 il colosso dell’e-commerce inaugurava nel capoluogo lombardo (e in 46 Comuni dell’hinterland) la spesa a domicilio, dalle 8 a mezzanotte, sette giorni su sette, con consegna gratuita in due ore (25 euro l’importo minimo dell’ordine, 6,90 euro per averlo in un’ora). «Undici mesi dopo - sottolinea Sisca - avevamo già rivoluzionato il magazzino per rispondere alla crescita dei volumi». Tra un mese saranno due anni esatti per il centro di distribuzione di Milano Affori dedicato al servizio Prime Now. Qui l’alimentare e il fresco completano l’offerta Amazon. «Caos organizzato», l’ossimoro utilizzato dalla responsabile della parte operativa per spiegare come la merce viene stoccata nel magazzino, si rivela una fotografia reale quando inizia il giro tra i reparti. In questi 1.500 metri quadrati dove lavorano un centinaio di dipendenti si trovano ormai 20mila prodotti, «il top di ciò che viene venduto nei magazzini: food, fresco ma anche libri, giochi e robot da cucina».
C’è di tutto, stoccato e diviso - alimentare a parte - non per genere ma per dimensione degli oggetti. «Così - spiega Sisca - l’ordine viene soddisfatto più velocemente». La merce arriva nell’area riservata allo scarico: «proviene da fornitori diretti oppure dal deposito centrale di Amazon in scatole nere». Vicino si trovano anche le borse blu, termiche, dotate di ghiaccio per il trasporto del fresco, mentre una dipendente scannerizza i prodotti da inserire nelle buste di carta. La lista della spesa viene processata quasi in tempo reale: 30-60 secondi dopo l’ordine del cliente inviato dal computer o dall’applicazione per smartphone Prime Now. Prima, però, occorre iscriversi (www.amazon.it/prime, l’abbonamento costa 19,99 euro all’anno). Quando arriva l’ordine, il personale Amazon preleva dagli scaffali, scannerizza e imbusta, mentre un monitor aggiorna le uscite. Ogni confezione ha un codice che identifica cliente, ordine, numero di buste e destinazione. La merce viene aggregata per orario di consegna e distribuita: «Le fasce orarie più richieste - fa sapere la responsabile della parte operativa - sono 20-22 e 10-12. Sabato e domenica sono le giornate con più acquisti».