di Francesca Grillo Forse un regolamento di conti all’origine della violentissima rissa avvenuta ieri sera, poco dopo le 18, in via Mimose. I sei stranieri, origine marocchina, si sono presi prima a bastonate, picchiandosi violentemente, poi un paio hanno tirato fuori i coltelli e hanno colpito due fratelli, uno ventenne, l’altro poco più grande, entrambi ancora in fase di identificazione. I motivi all’origine della rissa sono al vaglio dei carabinieri della Compagnia di Corsico, intervenuti in pochi minuti sul luogo da dove è partita la chiamata al 112. Il gruppo si trovava davanti alla macelleria egiziana di via Mimose, al civico 6, quando è scattata prima la discussione, poi l’aggressione. Con mazze da baseball e bastoni, il gruppo ha cominciato a picchiarsi, mentre le persone che erano in strada sono corse via, spaventate dalla ferocia dei partecipanti alla lite. Gli uomini hanno proseguito con calci e pugni, poi alcuni hanno estratto dei coltelli e hanno colpito uno dei ragazzi, ferendolo in modo gravissimo. Il fratello è stato colpito solo di striscio. Immediato l’intervento di tre ambulanze e di un’automedica inviate dalla centrale del 118. I soccorritori hanno cercato di stabilizzare il più grave sul posto, lo hanno intubato e poi portato in codice rosso all’ospedale Humanitas di Rozzano: le condizioni sono disperate e lotta tra la vita e la morte. Le coltellate erano infatti molto profonde e in più punti del corpo. Sta bene, al di là dello shock, il fratello ventenne che ha riportato solo ferite superficiali. È stato medicato sul posto e portato per accertamenti anche lui in Humanitas, in codice verde. Gli aggressori, connazionali delle vittime, sono scappati, facendo perdere le proprie tracce. I carabinieri hanno raccolto le testimonianze, a partire da quella del fratello, per ricostruire ogni dettaglio della vicenda che ha tutto l’aspetto di essere un regolamento di ...
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