Drogato sfascia tutto in casa E il cuore della madre cede

Dramma in una abitazione di via Rossini: il 34enne, tossicodipendente è noto per diversi vandalismi. La donna, 54 anni, è morta in ospedale

Sara Covelli, aveva 54 anni

Sara Covelli, aveva 54 anni

di Christian Sormani

Un figlio problematico, una situazione da tempo ormai insostenibile e il cuore cede. Una tragedia familiare in piena regola quella accaduta nel tardo pomeriggio di lunedì in una abitazione di via Rossini, zona Cascinette a Canegrate.

Un 34enne molto noto in paese per essere stato autore di gesti violenti dovuti al consumo di sostanze stupefacenti e di alcolici, ha dato in escandescenza nella propria abitazione.

Non era la prima volta che fatti del genere accadevano in famiglia, tanto che le forze dell’ordine erano ormai abituate ad intervenire per riportare la calma. Il ragazzo ha iniziato a distruggere tutto quello che trovava in casa.

I familiari hanno quindi chiamato i carabinieri di Parabiago. Sul posto è intervenuta anche la croce rossa di Parabiago e la croce rossa di Busto Arsizio affiancate dall’automedica dell’ospedale. Il figlio è stato sedato e portato all’ospedale di Busto Arsizio.

La madre dell’uomo, Sara Covelli 54 anni, si è sentita a male ed è morta in ospedale a Legnano dove era stata trasportata in codice rosso.

Non c’è stata alcuna violenza nei confronti della donna, che invece è stata colta da malore e poi deceduta subito dopo nel nosocomio legnanese. Il 34enne è stato invece ricoverato in forte stato di agitazione ed è tenuto ancora sotto osservazione.

Sabato scorso aveva avuto l’ennesimo alterco con un cittadino nella zona centrale del paese ed i due erano venuti alle mani. Il 34enne è conosciuto in paese per essere troppo spesso autore di vandalismi e altri gesti violenti.

Tempo fa aveva rotto la teca del defibrillatore in piazza e dato fuoco ad una vettura. Spesso è autore di risse ed aggressioni.

I carabinieri lo conoscono molto bene. Il paese in queste ore è affranto per la morte della madre che in molti conoscevano come una persona per bene, gentile e simpatica.

Rimane l’amaro in bocca per una situazione che si è trascinata per diverso tempo senza essere ancora risolta e che ha portato alla morte della donna il cui cuore probabilmente non ha retto più al forte stress causato dai ripetuti comportamenti estremi del figlio. Tutti in queste ore si chiedono come mai non siano stati presi provvedimenti nonostante il lungo curriculum di malefatte del ragazzo, il quale è ancora libero in paese di poter creare problemi agli altri.

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