
La presentazione di "DriveNow" (Newpress)
Milano, 19 ottobre 2016 - Debutta a Milano un nuovo servizio di car sharing: DriveNow frutto della collaborazione tra il gruppo Bmw e Sixt Se. E' il sesto operatore attivo a Milano per quanto concerne le auto in condivisione. La flotta di auto è stata presentata oggi dai vertici di Bmw Italia con il sindaco di Milano Giuseppe Sala.
COME FUNZIONA - Da oggi i cittadini potranno prenotare, tramite applicazione, una delle 480 auto Bmw e Mini messe a disposizione. Il gruppo punta anche sull'elettrico ed entro fine 2016 ha come obiettivo l'introduzione di 20 veicoli Bmw i3. La tariffa base al minuto varia da 31 a 34 centesimi e comprende i costi di benzina, assicurazione, parcheggio su strisce blu e gialle, ingresso nella zona a traffico limitato del centro, Area C. In due settimane si sono iscritti oltre 25 mila milanesi al servizio.
IL FENOMENO CAR SHARING - Il servizio di car sharing DriveNow è nato nel 2011 e ha 700 mila clienti con una flotta di 5 mila auto, di cui 100 elettriche. Milano è la seconda area operativa più grande d'Europa per il gruppo, dopo Berlino. Milano è l'undicesima città del mondo raggiunta dal servizio.A Milano i veicoli in condivisione dei 6 operatori sono in tutto oltre 2.500.
Milano "ha più abbonati ai sistemi di car sharing di Londra, Parigi e Berlino - ha commentato il sindaco Giuseppe Sala -. Noi saremo sempre vicini a chi vorrà portare innovazione e a chi vorrà utilizzare la città come area test" anche sulla nuova mobilità. "Sono convinto - ha proseguito - che chi ha un'idea da proporre lo deve fare a Milano. Con le case automobilistiche dobbiamo essere alleati per il cambiamento della mobilità che ci sarà nei prossimi 10 anni". Per Bmw "il car sharing è una parte fondamentale della mobilità del futuro - ha spiegato l'amministratore delegato di Bmw Italia Sergio Solero - per questo abbiamo deciso di investire con forza su questo futuro, grazie anche ai nostri risultati. Nel 2016 stiamo crescendo più del mercato con oltre il +23 per cento. Per noi l'Italia è il sesto mercato al mondo".