REDAZIONE MILANO

Dopo un anno ancora in rosso

Parlare con i gestori a un anno dalla prima serrata è come fare un tuffo dritto nel cuore della disperazione di una comunità che a causa del Covid ha perso completamente la bussola e le consuetudini. Alcuni di loro da quel marzo del 2020 in cui l’Italia si è chiusa per difendersi, non hanno mai più riaperto. Altri, a fatica, ci avevano provato in estate, investendo in sicurezza e spendendo più di quanto avrebbero potuto incassare, salvo poi finire in un nuovo lockdown che si sta trascinando di mese in mese, senza ancora tempi certi per il ritorno alla luce. "In questo anno c’è chi si è indebitato, chi ha venduto casa pur di tenere in piedi la sua attività, chi ha fatto fuori tutti i risparmi - racconta indignato Maurilio Casertano (nella foto), presidente di Mgm Sport che gestisce l’impianto natatorio di Paderno Dugnano, Rho e Desio -. Un terzo dei gestori ora rischia di fallire per non avrà più la forza per riparte. Noi stessi siamo allo stremo. Questo hanno ci è già costato quasi 200mila euro, senza contare collaboratori che abbiamo perso e i dipendenti che ancora attendono la casa integrazione di dicembre". Le sue piscine hanno riaperto per un breve periodo di mesi tra luglio e ottobre, poi più nulla. "Ciò che fa rabbia è che per un’organizzazione con u fatturato di 1,5 milioni di euro, ci hanno dato ristori per 8mila euro. Una presa in giro". Non è diversa la situazione a Cinisello dove la piscina Costa è ferma da un anno esatto. "La speranza è ripartire a luglio - spiega Paolo Varisco, presidente della Gsl che prima del Covid contava oltre mille corsisti -. In estate non c’erano gli estremi per riaprire, anche se la piscina per tutto questo anno ha continuato a essere un costo. La vasca è costantemente in funzione per evitare danni seri agli impianti". L’Asa, che gestisce l’impianto Balilla Paganelli, da mesi continua a garantire l’uso dell’acqua agli agonisti, ma negli ultimi due mesi ha dovuto ricorrere alle donazioni di privati. A Bresso si sta compiendo una vera gara di resistenza. Gestisport ha deciso di tenere aperto per i servizi di fisioterapia e per l’allenamento degli agonisti. "Resistiamo - commenta il direttore Davide Cozzi -. Ci sono 200 ragazzi di tutto il Nord Milano che si alternano".Rosario Palazzolo