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Milano, accoltellò la compagna in mezzo alla strada: trent’anni di carcere

L'uomo ha confessato il delitto: "Gelosia". Con il rito abbreviato evita l’ergastolo

Antonio Nunez Martinez

Milano, 12 settembre 2019 - Trent'anni di carcere per aver ucciso la sua compagna. Senza un motivo reale, se non quell’assurda «gelosia», per la quale il magistrato gli ha attribuito anche l’aggravante dei futili motivi. Antonio Nunez Martinez, dominicano di 42 anni, era imputato per omicidio volontario per avere accoltellato a mla sua compagna, la quarantanovenne Mora Alvarez Alexandra del Rocio, ecuadoriana, il 10 giugno del 2018 a Milano. Lui stesso aveva confessato la propria responsabilità nel delitto ed aveva chiesto il rito abbreviato.   Grazie proprio a questa formula, la sentenza è stata emessa dal gup di Milano Giulio Fanales, con lo sconto di un terzo sulla pena, dall’ergastolo a 30 anni, così come previsto dall’abbreviato. Il gup ha accolto la richiesta del pm Gianluca Prisco, titolare dell’inchiesta condotta dai carabinieri. Quella sera i due compagni, che si frequentavano da alcuni mesi, erano usciti insieme ed erano andati a ballare al ‘B52’, un disco-pub in via Pezzotti, in zona Ripamonti a Milano. Dopo una lite causata dalla gelosia dell’uomo, erano usciti dal locale e intorno alle 6 del mattino, in strada, Martinez aveva trafitto il petto della donna con un coltello da cucina.