Milano, è ai domiciliari e si fa mandare per posta un pacco pieno di anfetamine: arrestato

La droga è arrivata a Linate, poi è stata consegnata in un negozio e infine un corriere l'ha portata in via Veniero, dove il 26enne l'ha ritirata trovando però anche la polizia

Polizia

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Milano, 21 maggio 2022 - Un pacco all'areoporto di Linate, da consegnare ad un negozio. Tutto normale, se non fosse che si tratta di metanfetamine, che il destinatario non esiste e che il negozio in questione risulta poi essere estraneo ai fatti. Così è finito in manette un uomo che si trovava ai domiciliari. La Polizia di Stato, in collaborazione con l'Agenzia delle Accise Dogane e Monopoli, ha intatti arrestato un cittadino italiano di 26 anni per la detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L'uomo è stato individuato dopo che l'Agenzia delle Dogane aveva intercettato, all'aeroporto di Linate, un pacco contenente circa 260 grammi di metamfetamine.

Da accertamenti effettuati nell'immediatezza, il pacco doveva essere recapitato a un cittadino italiano, risultato non esistente, presso un negozio di Pieve Emanuele (MI) risultato estraneo ai fatti. La Squadra Mobile di Milano, interessata per il prosieguo dell'attività, di concerto con l'Autorità Giudiziaria, ha operato una consegna controllata del plico, giunto in negozio mentre gli agenti della Sezione Antidroga erano appostati all'interno, in attesa del destinatario. Poco dopo è giunta una mail nella quale il destinatario informava l'esercizio commerciale che sarebbe passato un corriere a ritirare il plico e, dopo alcuni minuti, il corriere, risultato anch'egli estraneo alla vicenda, è giunto per prendere in consegna il paco e recapitarlo presso uno stabile di via Veniero, in zona Sempione.

Dal palazzo è sceso il 26enne che, dopo avere preso in consegna il pacco, è stato fermato dai poliziotti e tratto in arresto. ll cittadino italiano, pregiudicato in particolare per reati contro il patrimonio, si trovava in regime di arresti domiciliari dopo essere stato arrestato proprio dalla Squadra Mobile nel novembre del 2020 per la rapina compiuta, armato di cacciavite, ai danni di una farmacia in zona Mecenate. Per lui si sono nuovamente aperte le porte del carcere di San Vittore dove è stato condotto a disposizione dell'Autorità Giudiziaria

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