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Studente morto in gita a Milano: ricostruite le ultime ore di vita di Domenico in hotel

Il legale della famiglia ha avviato una serie di accertamenti extragiudiziali che hanno portato alla completa ricostruzione dell’uso e distribuzione dei compagni di scuola nell’albergo dove è morto lo studente. Trovate nuove tracce biologiche riconducibili al ragazzo FOTO - Tragedia in hotel a Bruzzano / La vittima Domenico Maurantonio

L'hotel Da Vinci dove precipitando è morto Domenico Maurantonio

Milano, 21 giugno 2015 - Non si rassegna la famiglia Domenico Maurantonio. I parenti dello studente 19enne morto in gita a Milano voglino arrivare fino in fondo e scoprire tutta la verità su quella tragica notte in hotel. Per questo il legale della famiglia ha avviato una serie di accertamenti extragiudiziali che hanno portato alla completa ricostruzione dell’uso e distribuzione dei compagni di scuola nell’albergo dove il ragazzo è morto cadendo da una finestraLa raccolta di elementi è stata effettuata nella notte tra il 15 e il 16 giugno scorsi - ma lo si è appreso solo oggi - e nel corso dei test sono state trovate, a distanza di 37 giorni dalla morte nuove tracce biologiche riconducibili al ragazzo.

Eraldo Stefani, il legale della famiglia Maurantonio, ha utilizzato, liberate dai clienti, tutte le stanze dove stavano i ragazzi in gita con Domenico e con un pool di 10 esperti, tra ingegneri, genetisti, criminologi e tecnici del suono ed audio, ha fatto "rivivere" la tragica notte in cui il ragazzo è caduto dalla finestra. Tra i dati raccolti anche la capacità di insonorizzazione delle stanze e l’esame fonometrico dei suoni in entrata ed in uscita dalle stesse. Tutti elementi - riferisce l’avvocato Stefani - che servono, come potrebbero essere quelli sugli Sms - per avere un quadro il più esauriente possibile «su una vicenda in cui l’unica certezza è che Domenico non si è suicidato ma serve fare chiarezza perché troppe voci ed indiscrezioni stanno girando senza che si abbia l’autentica percezione del caso».

«Ai test - aggiunge l’avvocato - abbiamo invitato la Procura di Milano ed in subordine la polizia che indaga sulla vicenda ma alle 23 del 15 quando abbiamo iniziato, fino alla fine del lavoro all’alba, non si è presentato nessuno». L’avvocato ha anche annunciato che martedì dovrebbe recarsi in Procura a Milano per discutere con i magistrati della vicenda.