
Il turista milanese si è sentito male e ha chiesto aiuto a un vicino: insieme hanno cercato sulla rete il pronto soccorso più vicino, ma l'informazione era sbagliata
Ferrara, 27 luglio 2025 – Muore davanti alla Casa di Comunità San Camillo, a Comacchio. L’uomo, un turista di 55 anni di Milano, è spirato quando era ormai all’ingresso. Aveva accusato, ieri mattina, forti dolori al petto.
E, chiedendo aiuto a un vicino di casa, si era fatto portare in auto al San Camillo, ospedale che avevano trovato consultando Internet. Ma il servizio d’emergenza è chiuso da tempo, non è più attivo dal 2013, da ben 12 anni. Al San Camillo c’è un Cau, centro assistenza urgenza pensato per pazienti a bassa criticità.
Quando sono intervenuti gli operatori sanitari del 118 c’era più nulla da fare. Il corpo è stato trasportato nella camera mortuaria. In ospedale sono arrivati i carabinieri, è stato chiamato il pubblico ministero.
Il gravissimo episodio riapre una questione, quella della mancanza di un Pronto soccorso a Comacchio, al centro di una zona che durante l’estate accoglie migliaia e migliaia di turisti.
"L’uomo, colpito da una grave crisi cardiorespiratoria – precisa l’Azienda sanitaria che esprime le condoglianze alla famiglia – era arrivato autonomamente nella Casa di Comunità di Comacchio a bordo di un’auto. Il paziente è stato soccorso immediatamente dal 118, giunto sul posto in 6 minuti, che ha effettuato le manovre rianimatorie. A causa della gravità della situazione clinica, il cuore del paziente non si è mai ripreso ed il personale medico non ha potuto che constatarne il decesso. Purtroppo – prosegue l’Asl – il paziente è stato colpito da arresto cardiaco, che in Italia risulta mortale per 60mila persone all’anno”.
L’Azienda ricorda che l’infarto e l’arresto cardiaco sono patologie tempo-dipendenti per cui l’intervento rapido migliora le possibilità di sopravvivenza e riduzione delle complicanze. “E’ sempre sconsigliato, in casi di urgenza, specie se non si conosce bene il territorio come può accadere ai turisti – prisegue l’azienda sanitaria –, recarsi nelle strutture sanitarie più vicine con mezzi propri, perché potrebbero non essere idonee all’intervento”.
Pare che i turisti abbiano trovato sul web l’indicazione della presenza del Pronto soccorso al San Camillo. "Solo i siti ufficiali delle Asl – precisa ancora l’azienda sanitaria – danno garanzia di veridicità delle informazioni sanitarie. Ma, comunque, in caso di emergenza l’unica azione da fare è la telefonata al 112, il numero unico d’emergenza che ha sostituito il 118”.