MILANO
Sono “cosa“ loro. O potrebbero diventarlo. In Lombardia quasi 250 imprese sono state confiscate perché appartengono a esponenti e affiliati alla criminalità organizzata. Sono l’8,5% di tutte le società confiscate in Italia. Solo in provincia di Milano se ne contano 178, di cui 143 nel comune meneghino, 19 in Brianza, 12 nel Varesotto. Ciò che preoccupa però è che ce ne sono più di altre 6mila ad alto rischio infiltrazione da parte di mafiosi e delle loro teste di legno. Sono quasi una ogni duecento.
L’allarme arriva dai ricercatori di Transcrime, il Centro interuniversitario sulla criminalità transnazionale della Cattolica di Milano, che hanno realizzato uno studio su richiesta dei tecnici di Polis Lombardia, che supportano i politici regionali. Il rapporto è stato presentato in occasione della Giornata della Legalità dai consiglieri della Commissione Speciale Antimafia Lombarda. A Milano e hinterland le imprese definite “anomale“ sono 3.900, l’1% del totale; in provincia di Brescia sono 560, 211 a Como, 310 a Monza e Brianza, 377 a Bergamo, 253 a Varese, 135 a Mantova pari allo 0,4% di tutte le attività imprenditoriali attive nei diversi territori; 61 in provincia di Lodi e 89 in quella di Lecco, cioè lo 0,3% delle imprese appunto lodigiane e lecchesi; 110 nel Pavese e 31 a Sondrio, per una percentuale di rischio d’infiltrazione dello 0,2%; più ulteriori 51 di cui non si riesce nemmeno a localizzare con certezza la sede.
La mappa è stata tracciata in base a diversi fattori di rischio individuati e analizzati. "Abbiamo scelto di definire alcuni indicatori di rischio e successivamente misurarli e analizzarli su un campione di oltre un milione di imprese lombarde – spiega Francesco Calderoni a nome di tutti i colleghi di Transcrime – Sulle imprese interdette tra il 2018 e il 2024 abbiamo per esempio scoperto che erano tutte accomunate da aspetti anomali, riguardanti in particolare l’anagrafica, la titolarità di posizioni apicali, la sede legale, l’operatività economica e finanziaria".
Gli ulteriori campanelli di allarme sono l’età anomala di proprietari e direttori, la presenza anomala di donne, i cambi di assetti, la ragione sociale, la scarsa liquidità, la ricorrenza nella governance di imprenditori falliti. I ricercatori hanno impiegato oltre due anni per validare gli alert che ora possono essere utilizzati pure dagli investigatori antimafia, che hanno elaborato una sorta di Sistema Precrimine, come quello dei Precog nel film di fantascienza Minority Report con Tom Cruise. Le previsioni formulate applicando il loro modello si sono rivelate molto vicine alla realtà.